TORINO – Dopo il successo della kermesse, il Presidente della Circoscrizione 8 invita ad un momento di riflessione tra le parti. “Sul nostro territorio ci sono posti che potrebbero accogliere la manifestazione”.
di G. D’Amelio
Tempo di bilanci per Terra Madre – Salone del Gusto, il grande evento che per 5 giorni ha eletto Torino ombelico del mondo del cibo. Un successo in termini di immagine per la città e di afflusso di visitatori, una formula organizzativa che è piaciuta e che da più parti affermano di voler ripetere. “Indubbiamente la manifestazione ha avuto un grande appeal – sottolinea Davide Ricca, PD, Presidente della Circoscrizione 8 – con al centro il nostro territorio e il parco del Valentino. Serve ora – continua – un momento di riflessione per capire cosa ha funzionato e cosa meno. Secondo me il quartiere San Salvario ha beneficiato di questa iniziativa, anche se ci sono stati dei problemi legati soprattutto al traffico, ma sul nostro territorio – conclude – abbiamo altri luoghi, come l’area di Italia ’61 che in futuro potrebbero essere coinvolte per dare maggiori spazi all’evento”.
Entusiasta Augusto Montaruli, (PD) Presidente della Commissione di Quartiere di San Salvario. “Aprire Terra Madre (soprattutto) e il Salone del Gusto a tutti è stata una scelta felice e di grande successo. San Salvario ne ha giovato e ha accolto bene. Sicuramente da replicare. Occorre però rivedere alcuni aspetti organizzativi, non a tutti sono arrivate le indicazioni su come muoversi e sulle zone riservate. Aggiungo che occorre tenere conto, purtroppo, delle cattive abitudini. Molti si ostinano ad usare l’auto anche quando potrebbero farne a meno. Inoltre, è importante ridurre i tempi di installazione degli stand e di occupazione del parco”.
Giudizi moderati dalle opposizioni in Consiglio alla 8. Secondo Alessandro Lupi (Forza Italia) “la sperimentazione del salone all’aperto credo sia tutto sommato riuscita tanto che la partecipazione è stata superiore alle aspettative creando però non pochi problemi al traffico e ai residenti. Sarà inevitabile ripensare alle modalità di parcheggio e circolazione facendo esperienza di quanto avvenuto. Per quanto riguarda le polemiche sulla presenza degli stand al Valentino credo che il problema della libera fruibilità del parco non sia tale presenza per una settimana ma quella degli spacciatori in tutto il resto dell’anno”. Per Giovanni Pagliero (Torino in Comune) “l’impatto della manifestazione sul territorio è stato positivo, valorizzando anche la realtà multietnica e multiculturale del quartiere”, mentre per Raffaella Pasquali (Movimento 5 Stelle) “la manifestazione è stata un successo, ma la formula andrebbe ripensata trovando il giusto equilibrio di partecipazione senza diventare invasiva per la città”.
Da questo coro si stacca invece la Lega Nord. “Prima di scegliere una location – tuona Stefano Delpero – credo si debba tenere conto della vivibiltà di un quartiere. Sono stati dei giorni difficilissimi per i residenti di San Salvario in termini di viabilità e parcheggi, e inoltre parlando con alcuni commercianti di via Nizza e via Madama Cristina non si sono notate quelle ricadute economiche di cui si parlava”.