TORINO – Si è tenuta nel pomeriggio di ieri a Palazzo Civico una commissione per fare il punto sullo stato di avanzamento lavori del tratto Lingotto-Bengasi. L’assessora ai Trasporti del Comune punta il dito verso la Regione che non stanzia risorse sufficienti.
di Giovanni D’Amelio
Da quello che è emerso dall’incontro che si è tenuto ieri in Municipio, di buono c’è da segnalare l’istituzione di un tavolo di discussione, al quale saranno invitati cittadini, commercianti e Circoscrizione 8,, al fine di puntuali verifiche sui lavori che interessano il completamento della linea 1 della metropolitana, nel tratto Lingotto-Bengasi. Di brutto c’è tutto il resto, ovvero lo slittamento del completamento dell’opera ad aprile 2018, invece che a dicembre 2017, la non sicurezza di riconoscere altri sgravi fiscali per gli esercenti di via Nizza e zone limitrofe a ridosso degli scavi, e il concreto rischio che pur terminando i lavori i treni non partano.
Nel caso del tavolo, l’annuncio è stato dato dall’assessora ai Trasporti della Città, Maria Lapietra, che si è impegnata ad aprire mensilmente un canale informativo sul reale stato degli interventi. Lapietra ha anche lanciato un avvertimento alla Regione Piemonte: “il termine dei lavori è una cosa – ha affermato – la partenza dei treni è un’altra”, sottolineando che se da Palazzo Lascaris non arriveranno le risorse necessarie per il Comune sarà molto difficile pianare il buco.
InfraTo, la stazione appaltante dell’opera, che al momento costa sui 143 milioni di euro, ha dovuto invece ammettere pubblicamente quello che in fondo già tutti sapevano, vale a dire il ritardo di almeno 4 mesi sul tabellino di marcia per scrivere la parola the end ai cantieri. Alcuni tecnici dell’azienda, nata dalla scissione da GTT, hanno illustrato come si sta procedendo e come si procederà in futuro, con la talpa Masha che ad ottobre dovrebbe iniziare lo scavo della galleria nel pezzoo che va verso sud, da piazza Bengasi al pozzo terminale dell’infrastruttura, situato sul territorio di Moncalieri.
In commissione, presenti anche il Presidente della Circoscrizione 8, Davide Ricca, il consigliere di opposizione, sempre della 8, Alessandro Lupi, alcuni cittadini e un gruppo di commercianti di via Nizza e strade attigue. Il primo ha chiesto lumi sul futuro di piazza Bengasi (parcheggio terminale interrato? Ritorno del mercato nella sua vecchia sede?), e sulla possibilità di riconoscere sgravi fiscali in favore degli esercenti che dal 2012 sono alle prese con “quello che per noi è più un problema che un’opportunità”, ma senza ottenere risposta perché questioni da affrontare in riunioni specifiche di confronto. I due rappresentanti dei negozianti che hanno preso la parola, Mario Pascali e Giovanni Tantimonaco, si sono detti allibiti e scioccati da tutti questi ritardi e che la loro resistenza è ormai al limite dopo tanti anni di disagi. “Noi – hanno ribadito – mangiamo la polvere ogni giorno”. Per Lupi è invece paradossale il teorema secondo il quale “quello che diceva il PD nello scorso mandato lo dica ora il Movimento 5 Stelle e che le risposte dei pentastellati siano le stesse che la maggioranza Fassino dava agli esponenti di minoranza”.
La prossima puntata della telenovela metro è per ottobre.