La cura Appendino sui campi nomadi: presidi fissi di Polizia Municipale e telecamere


filesTORINO – In un summit che si è tenuto ieri in Comune alla presenza della Sindaca Appendino si è discusso di legalità e sicurezza nei campi nomadi e di inclusione sociale per i Rom.

Come già annunciato qualche settimana fa per via dei roghi in via Germagnano, ieri mattina la Sindaca Chiara Appendino, alla presenza degli assessori Sonia Schellino, Stefania Giannuzzi ed Alberto Sacco, del comandante della polizia municipale, Alberto Gregnanini, e del capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio Comunale, Alberto Unia, ha incontrato i responsabili degli uffici ambiente e servizi sociali del Comune per intraprendere un percorso che mira a ripristinare la legalità nei campi nomadi presenti in città.

“Nell’immediato – ha dichiarato a fine riunione il capogruppo Unia – è stato previsto l’incremento massiccio del presidio fisso delle aree da parte del nucleo nomadi della Polizia Municipale e inoltre saranno installate telecamere fisse in punti strategici per monitorare i flussi di rifiuti che sono la principale causa dei roghi. Entro il 2020 – ha aggiunto l’esponente del M5S – la Comunità Europa richiede a tutti gli Stati membri il superamento delle baraccopoli per non incorrere nelle sanzioni previste dalla normativa”.

“Chiederemo alla Procura e al tavolo della sicurezza – ha spiegato la Sindaca Appendino – di valutare la possibilità di avviare le verifiche economico-patrimoniali di alcune famiglie che popolano le baraccopoli, come già avvenuto in altri casi. Quanto prima in Consiglio Comunale discuteremo della modifica del regolamento delle aree sosta attrezzate per Rom e Sinti”.

Infine l’assessora Schellino: “Inizieremo un percorso di inclusione dei soggetti che si dimostreranno interessati ad essere inseriti all’interno del tessuto sociale con modalità innovative, prendendo spunto anche da esempi virtuosi presenti in alcune aree della Comunità Europea”.


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Giovanni D'Amelio