TORINO – A detta dell’interessato, le motivazioni sono di carattere familiare. Ma il consigliere rischia anche di perdere il posto in assemblea per un ricorso al Tar presentato dal primo escluso della lista PD nelle ultime elezioni comunali.
di G. D’Amelio
“Mi sono dimesso già da alcuni giorni per impellenti questioni familiari, non riesco a seguire come vorrei i lavori della sottocommissione che mi era stata assegnata. Credevo di potercela fare, ma non è stato così”. Andrea Demasi, a poco meno di due mesi dalla sua nomina a coordinatore della sottocommissione Lavoro e Commercio della 8, lascia il suo incarico, a quanto pare, senza polemiche di sorta. Aprendo un buchino a livello amministrativo, che dovrebbe essere colmato tra qualche settimana. “La maggioranza, – ha infatti precisato al riguardo Davive Ricca, Presidente – non ha intenzione al momento di procedere ad un’altra nomina, almeno fino a quando il TAR non si esprimerà sul ricorso presentato da Cesare Carbonari e che potrebbe cambiare l’attuale composizione del Consiglio di Circoscrizione”.
Una questione, quella sottolineata da Ricca, che dovrebbe chiudersi il 27 settembre, giorno in cui il Tribunale Amministrativo ha fissato l’udienza per trattare il ricorso avanzato dal primo escluso della lista PD nelle ultime elezioni comunali di inizio giugno. Carbonari, che lamenta un errore commesso dall’Ufficio elettorale del Comune nell’assegnazione dei voti di preferenza, in caso di esito positivo della sentenza entrerebbe a far parte dell’assemblea dell’ente di prossimità, molto probabilmente a scapito proprio di Demasi, in vantaggio per una manciata di consensi sullo stesso Carbonari.