TORINO – Approvato l’ordine del giorno presentato dai rappresentanti del Movimento 5 Stelle per avere punti di erogazione acqua in ogni quartiere.
dalla Redazione
Il Consiglio Circoscrizionale della 8 dice si alla proposta di ordine del giorno presentata dai consiglieri pentastellati e impegna il Presidente e il Coordinatore competente dell’ente a richiedere agli organi preposti della società Smat la costituzione di nuovi punti acqua in ogni quartiere del territorio. E questo nell’ottica sia di un risparmio ambientale, in termini di minore utilizzo di bottiglie di plastica, e sia economico, dovuto al non acquisto di acqua presso i punti vendita. Un connubio che ben si sposa in momenti difficili come quelli attuali.
CASETTE SMAT – Sono ormai 140 i Punti Acqua presenti nell’Area Metropolitana Torinese, dislocati su 118 comuni del territorio, che permettono ai cittadini l’approvvigionamento di acqua di rete naturale, a temperatura ambiente o refrigerata, e di quella gasata. La naturale è quasi sempre fornita gratuitamente dai comuni, mentre la gasata ha solitamente un costo di 5 centesimi a litro e mezzo. La qualità di entrambe è garantita dai controlli quotidiani effettuati dei Laboratori del Centro Ricerche SMAT presso i centri di produzione, trattamento e sulle reti di distribuzione. I dati di rilevamento della qualità dell’acqua sono a disposizione della popolazione e consultabili sul sito www.smatorino.it/qualità
I DATI DELLE CASETTE PRESENTI IN CIRCOSCRIZIONE – Nella 8 ci sono due casette Smat; una in piazza Nizza, inaugurata il 20 novembre 2013 e una in piazza Galimberti, attiva dal 18 maggio 2014. Nel primo punto, i dati relativi al 2015 parlano di 482.045 litri d’acqua erogata (mediamente 1,321 litri al giorno), che hanno permesso il non utilizzo di 321.363 bottiglie PET (corrispondenti a circa 12,21 tonnellate di plastica), per un risparmio che si aggira sui 101 mila euro. L’impianto di piazza Galimberti, sempre nel 2015, ha avuto un consumo di 576.659 litri d’acqua (in media 1,580 litri al giorno), che hanno permesso il non utilizzo di 384.439 bottiglie PET (14,61 tonnellate di plastica), per un risparmio che si aggira sui 121 mila euro.