Mappano e la festa di San Potito Martire: “Due comunità, una sola grande famiglia”


Nel week end appena concluso, l’ex frazione ha festeggiato il patrono di Ascoli Satriano. Nella giornata di domenica è anche stato celebrato San Sebastiano, protettore della Polizia Locale.

di Giada Rapa

Accoglienza, condivisione, unità. Sono questi i principi sui quali continuano a fondarsi le celebrazioni per San Potito Martine, patrono di Ascoli Satriano, che orami dal 2018 ha trovano “casa” anche a Mappano grazie all’impegno della nutrita comunità originaria della cittadina pugliese che ormai risiede da anni nell’ex frazione. “Due comunità unite in una sola grande famiglia” ha sottolineato il Sindaco di Mappano Francesco Grassi, anticipando anche l’intenzione di voler rendere questo gemellaggio, per ora soltanto simbolico, valido anche a livello burocratico.

Come da consolidata tradizione -eccezion fatta per gli anni della pandemia- le celebrazioni per San Potito si sono protratte per due giorni, da sabato 21 a domenica 22 gennaio. Nella prima giornata una lunga serie di appuntamenti si sono svolti prevalentemente presso la Sala Lea Garofalo, iniziati verso le ore 15.30 con i discorsi istituzionali del Sindaco Grassi, del parroco di Mappano e Leinì don Pierantonio Garbiglia, del delegato del vescovo di Ascoli Satriano, don Tonino Mottola e del questore della Provincia di Torino Vincenzo Ciarambino. È seguita la premiazione dell’Ascolano dell’Anno, riconoscimento andato al soprano Nunzia Santadirocco, la presentazione del libro “Storia di San Potito” e lo spettacolo musicale “Se stasera sono qui!”, con diverse parti in dialetto ascolano. Conclusione di giornata con la cena presso la Bocciofila Mappanese di via Saragat, per una serata accompagnata da musica tradizionale ascolana.

Domenica 22 gennaio è stato invece il momento della messa, con l’esecuzione di due brani religiosi da parte del soprano Santadirocco e la lettura della Preghiera a San Sebastiano, patrono della Polizia Locale, che la municipale di Mappano ha festeggiato nella stessa occasione di San Potito. È poi seguita la processione con l’effige del martire per le vie della città, con l’accompagnamento della Banda Musicale “Ausculum” di Torino. Chiusura dei festeggiamenti con un pranzo conviviale presso il ristorante “Seven Village” di Settimo.


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