La nostra pandemia: lo sport in zona dopo due anni di Covid-19


Sul tema abbiamo sentito alcuni amministratori comunali di Borgaro, Caselle e Mappano per fare un piccolo bilancio del presente.

di Giada Rapa

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Da circa due anni a questa parte -e ormai da tre stagioni- anche il mondo dello sport sta vivendo notevoli difficoltà a causa della pandemia ancora in corso. Il momento peggiore è stato sicuramente l’anno sportivo 2019/2020, quando da marzo le attività non sono mai riprese a causa del lockdown. Qualche associazione ha tentato la strada delle lezioni on-line, ottenendo anche un buon riscontro da parte degli iscritti, ma ovviamente non tutti hanno potuto attivare questa opportunità. Molto penalizzate, in tal senso, le attività in acqua e di conseguenza le strutture natatorie. La stagione 2020/2021 è stata caratterizzata da alti e bassi, tra inizi stentati, nuove chiusure e riaperture con protocolli di sicurezza piuttosto complicati e stringenti. A rendere ancora più difficile il tutto, le continue variazioni di colore della Regione Piemonte e degli stessi comuni. Fortunatamente l’estate ha permesso un leggero allentamento delle misure di sicurezza e il bel tempo ha favorito la ripresa delle attività all’aperto. Il nuovo anno sportivo 2021/2022 è iniziato con presupposti migliori, anche se il recente aumento dei contagi e il passaggio del Piemonte in zona arancione ha creato ulteriori complicazioni. Senza dimenticare l’aumento esponenziale dei costi dovuti all’aumento di luce e gas.

“L’essere nuovamente in zona arancione non ha facilitato la situazione per i nostri piccoli e grandi sportivi” ha commentato l’assessora allo Sport di Mappano Cristina Maestrello. “Nonostante ciò, le associazioni sportive del paese, pur nella difficoltà della ripresa e nei limiti imposti dalla pandemia, hanno continuato e continuano il loro impegno sul territorio. Queste sono infatti consapevoli che l’aspetto sportivo è fondamentale per i ragazzi, soprattutto in questo momento in cui le relazioni e le possibilità di fare cose insieme sono molto limitate. E lo fanno con responsabilità e professionalità, attuando i protocolli imposti dalle varie Federazioni e dai Decreti Governativi. L’amministrazione, da parte sua, ha reso l’utilizzo delle palestre scolastiche gratuito per quest’anno, al fine di aiutare le società sportive con le notevoli spese di pulizia e sanificazione. Ma abbiamo anche fatto esplicita richiesta affinché questa agevolazione possa calmierare le quote di iscrizione alle attività sportive che lì si svolgono”.

Un plauso all’operato delle società sportive arriva dal consigliere comunale delegato allo Sport di Borgaro, Paolo Massa. “Le associazioni e le società sportive che hanno continuato a svolgere le loro attività hanno contribuito in modo significativo al benessere psico-fisico dei cittadini di tutte le età, preservando il senso di comunità che rischiava di logorarsi a causa dell’isolamento sociale e del distanziamento. Anche l’amministrazione ha fatto la sua parte, dialogando costantemente queste realtà: dobbiamo superare questo momento, ma anche migliorare l’attività sportiva nella nostra città. Lo sport racchiude tanto: è movimento, aggregazione e socialità” ha concluso Massa, sottolineando anche la sua disponibilità nell’affrontare qualsiasi problematica.

E sull’importanza dell’attività sportiva punta anche l’assessora allo Sport di Caselle, Angela Grimaldi. “Lo sport migliora lo stato fisico e metabolico, aumenta le capacità respiratorie e circolatorie, riduce l’ansia e la depressione, nonché le malattie connesse. Il grosso contraccolpo che la pandemia ha inferto allo sport ha costretto operatori del settore, atleti e amatori a modificare le proprie abitudini, sempre nella necessità di tenere viva la connessione con gli altri. Oggi più che mai, infatti, la relazione è l’asse portante e lo stimolo per lo spirito: pura energia per affrontare il quotidiano e le sue sfide”. Lo sport, quindi, è divenuto ancora di più veicolo di socialità, e le associazioni sportive del territorio non si sono tirate indietro nel riprendere le proprie attività con entusiasmo e voglia di ricominciare. Anche se la normalità pre-pandemia appare ancora lontana. “Sono certa che l’impegno dei diversi enti -partendo da quelli nazionali- coinvolti in un lavoro sinergico, potrà essere volano per un futuro fondato sullo sport ed i suoi benefici”.


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