Patronale anche via streaming per la comunità mappanese


Ieri, domenica 31 maggio, si è celebrata la patrona Nostra Signora del Sacro Cuore di Gesù, con una messa all’aperto in Piazza Papa Giovanni Paolo II.

di Giada Rapa

Non è un mistero che la comunità mappanese sia sempre stata molto unita, anche quando Mappano era soltanto una frazione suddivisa su più comuni. Costituitosi finalmente Comune nel 2017, l’anno successivo il Consiglio Comunale ha approvato il suo Statuto nel quale, all’art. 2, ha riconosciuto Nostra Signora del Sacro Cuore di Gesù come patrona della cittadina, identificando la ricorrenza della celebrazione religiosa nella giornata del 31 maggio.

Forse proprio per questo motivo, nonostante le rigide restrizioni causate dalla pandemia di CoVid-19, è stato importante per l’amministrazione proporre un momento di celebrazione, anche se in una forma piuttosto contenuta e con una partecipazione inferiore rispetto agli anni precedenti. Una semplice messa, celebrata dal parroco don Pierantonio Garbiglia e dal diacono Matteo Suozzo sotto la struttura coperta di Piazza Papa Giovanni Paolo II, riaperta al pubblico soltanto per questo particolare momento.

Un’occasione per ricordare le proprie radici –la prima chiesa mappanese, il 2 agosto 1913 fu proprio dedicata a Nostra Signora del Sacro Cuore di Gesù e da allora è sempre stata elemento unificante della comunità- ma anche per onorare la memoria di coloro che ci hanno lasciato in questi mesi e che non hanno potuto avere una vera e propria cerimonia funebre. Per loro, poco prima della celebrazione religiosa, il Sindaco Francesco Grassi e l’amministrazione mappanese hanno deposto una composizione floreale presso il cimitero locale.

Al termine della messa sono state anche ricordate alcune associazioni locali, che grazie al proprio impegno hanno reso possibile il corretto svolgimento, in totale sicurezza, dell’evento: i volontari della Croce Rossa Italiana, quelli dell’Arcobaleno Mappanese, del Comitato per i Servizi e della Pro Loco,  il Comandante della Polizia Locale Paolo Bisco e gli agenti del Comando della Stazione dei Carabinieri di Leinì.


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