Mappano: inaugurato il monumento restaurato dedicato ai Lavandè


La cerimonia si è svolta venerdì, in occasione dell’inizio dei festeggiamenti della Patronale. Un modo per continuare a ricordare le origini della comunità e preservarle per le nuove generazioni.

di Giada Rapa

Nella serata di venerdì 17 luglio sono partiti i festeggiamenti estivi della Patrona di Mappano, Nostra Signora del Sacro Cuore di Gesù. Un appuntamento molto sentito dalla comunità, ma allo stesso tempo dallo svolgimento assolutamente non scontato a causa delle norme imposte per evitare il diffondersi del Covid-19.

Quale migliore occasione, quindi, per riconsegnare alla cittadinanza un pezzo della loro storia? E così, dopo la cena in Piazza Don Amerano organizzata dalla Bocciofila locale, mappanesi di tutte le età si sono ritrovati presso il Monumento ai Lavandè, oggi restaurato e con nuovi giochi di luce a illuminarlo durante la notte. È un momento molto importante -ha dichiarato il Sindaco Francesco Grassi– perché restituiamo alla città un simbolo permanente di un mestiere che sul nostro territorio ha più di un secolo di storia. Lo facciamo oggi, primo giorno d’inizio della nostra Festa Patronale”. Una manifestazione che ha potuto realizzarsi grazie ai tanti volontari che collaborano con l’amministrazione e alle Forze dell’Ordine. “Un grazie va anche a tutti i cittadini, che in questi mesi grazie alla loro compostezza sono riusciti a rendere il comune Covid-Free. Alcuni dei nostri concittadini durante questa pandemia ci hanno lasciato, ma oggi siamo qui per ricominciare a vivere. E lo facciamo con le giostre, segno di gioia per i bambini, e con un pezzo della nostra storia” ha concluso il primo cittadino mostrando anche le nuove mascherine realizzate dalla Croce Rossa Italiana, che verranno distribuite nei prossimi mesi a tutti i cittadini.

“Era la fine dell’800 quando la prima comunità di lavandai si insediava sul territorio di Mappano, mentre la prima società lavandaia è stata istituita nel 1921”. A raccontarlo è Antonio Miriello, ex Presidente dello storico Gruppo dei Lavandè, scioltosi formalmente dopo 30 anni di attività nel 2018 e oggi ricostituito con a capo Davide Aimonetto. “Non nascondo una certa emozione” ha esordito quest’ultimo. “In un momento storico in cui molti monumenti vengono distrutti, noi ne valorizziamo uno. Questa nuova illuminazione è una luce sulla nostra comunità: una luce che non vuole essere soltanto artificiale, ma che vuole illuminare anche il ricordo. Noi vogliamo ricordare” ha concluso, poco prima che la pioggia si abbattesse sulla città.


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