Piuttosto soddisfatto il primo cittadino, Francesco Grassi, perplesse e critiche le opposizioni.
di Giada Rapa
Il Comune di Mappano spegne la sua prima candelina. È infatti passato quasi un anno da quando si sono svolte le prime elezioni amministrative, con la proclamazione del primo Sindaco, Francesco Grassi. E proprio quest’ultimo fa un bilancio, piuttosto positivo, di questi 12 mesi.
“È stato un anno molto intenso. Sicuramente uno dei punti di forza è stato quello di essere riusciti ad arrivare alle elezioni comunali, dal momento che da almeno 10 anni il Comitato per Mappano Comune lottava per raggiungere questo risultato. Dal 12 giugno è iniziato un percorso sicuramente difficile, ma siamo riusciti a dare continuità nei servizi nonostante diverse problematiche di cui si è già lungamente parlato. Da settembre, grazie anche al supporto dell’ANCI abbiamo strutturato i primo documenti di tipo contabile e siamo stati guidati nell’approvazione del Bilancio. Nei giorni scorsi abbiamo aperto lo Sportello Tributi e iniziato a sostituire i cartelli stradali. Abbiamo cercato di dare il meglio nonostante le difficoltà, le pressioni e le critiche. Cerchiamo di andare avanti nel modo migliore, per mettere le fondamenta di questo ente, proprio come si fa per un piano urbanistico. Per quanto riguarda i rapporti con i comuni cedenti, continuo a ribadire che l’amministrazione mappanese è disponibile al dialogo e alla collaborazione, ma non possiamo negare i diritti dei nostri cittadini”.
Ma mentre Grassi appare soddisfatto del suo operato e di quello della sua Giunta, molto meno lo sono i consiglieri di opposizione, che lamentano in modo particolare scarsa collaborazione tra le parti e tra i comuni cedenti. Per Valter Campioni, Uniti per Mappano: “La principale scelta di questa amministrazione finora realizzata è rappresentata dalle risorse impegnate per gli avvocati pari a 260.400 euro nel triennio 2018-2020. Sono certificati i passi indietro rispetto alla gestione del CIM. La conseguenza di scelte politiche autoritarie come il licenziamento del comandante dei vigili, il coprifuoco, la scelta di autarchia che provoca la percezione che il nostro territorio sia terra di nessuno con aumento della presenza di criminalità e atti di vandalismo, siamo stati anche raggiunti saltuariamente dalla prostituzione in via Galileo. Noi come gruppo Uniti per Mappano abbiamo segnalato formalmente problemi ed indicato soluzioni in Consiglio Comunale, ma la maggioranza ha eseguito scelte diverse da quelle che noi suggerivamo”.
Dello stesso avviso Luigi Gennaro, Lista Mappano. “Qualunque persona di buon senso doveva sicuramente avere chiaro quanto potesse essere laborioso e complesso far partire il motore della nuova macchina amministrativa, ovvietà che sembra aver colto di sorpresa l’amministrazione Grassi. Ad oggi si gestisce a malapena quanto prima veniva gestito dal vecchio Consorzio e non si è percorsa in modo serio e responsabile la strada del dialogo con i comuni cedenti. Ancora più grave è l’assoluta mancanza di volontà nel voler coinvolgere i gruppi di minoranza nelle delicate fasi di contrattazione con le vecchie amministrazioni. Ci auguriamo che lo scadere di questo anno di mandato porti consiglio e che si inverta la rotta con umiltà e senza continuare con la presunzione”.