
L’assessore Davide Battaglia
Per l’anno in corso il documento si assesta sugli 8 milioni di euro. “Un piano adeguato alle potenzialità e alle esigenze del nostro Comune” ha sostenuto l’assessore Battaglia, “un documento senza una visione” hanno contestato le forze di minoranza.
di Giada Rapa
Mappano – Il Consiglio Comunale del neo ente ha approvato il Bilancio di Previsione per l’anno 2018. “Il secondo di questa amministrazione, ma il primo per importanza di completezza poiché prevede un’annualità intera”, ha spiegato l’assessore Davide Battaglia. “L’ossatura è quella del conto dell’ex CIM, con l’integrazione dei dati che siamo riusciti a recuperare dei comuni cedenti. Gli aspetti principali sono indubbiamente la sostenibilità economica e la conferma dei dati preventivati dalla Regione Piemonte in fase di redazione della legge istitutiva di Mappano Comune e, a seguire, dello studio commissionato dalla Città Metropolitana. Il totale delle entrate previste in bilancio ammonta a circa 8 milioni euro, di cui circa 5 milioni e mezzo tra partite correnti ed entrate extra tributarie. Altro aspetto importante è che tutte le principali voci di spesa prevedono stanziamenti al sociale, alla cultura, allo sport, ai giovani, all’istruzione, per arrivare alle attività economiche, alle politiche del lavoro, alla pubblica sicurezza, ai trasporti, al soccorso civile ed alla tutela della salute. Siamo certi – ha chiuso il suo intervento Battaglia – di aver correttamente programmato un piano di spese adeguato alla potenzialità ed alle esigenze del nostro Comune”.
Un Bilancio che, però, non ha trovato l’approvazione dei consiglieri di opposizione. “La principale scelta finora realizzata per le tasche dei mappanesi, da parte dell’amministrazione, è rappresentata dalle risorse impegnate per gli avvocati, pari a 260.400 euro nel triennio. La previsione di spesa del costo degli amministratori sino al fine 2018, è pari a 209.180 euro. La proposta sui rifiuti è il paradigma del fallimento di questa amministrazione. Invece di perseguire la riscossione si aumenta del 10% la tariffa alle famiglie a compensazione di quelle che invece la tassa non la pagano. Si spendono 66 mila euro all’anno per collocare rifiuti speciali negli ecocentri dei comuni cedenti invece di localizzare in paese una eco stazione mobile un giorno a settimana con costi pari a 10 mila euro l’anno: operazione che consentirebbe di ridurre la tariffa di un altro 4%” hanno spiegato congiuntamente i rappresentanti dei tre gruppi di minoranza. “Un bilancio senza una visione, rispetto alle istanze di noi cittadini, prevede zero euro per garantire una migliore qualità della vita e un corretto sviluppo del territorio. Nello specifico zero euro per: la qualità dell’aria e riduzione dell’inquinamento; la messa in sicurezza del territorio; lo sviluppo del settore agricolo e del sistema agroalimentare; le azioni finalizzate allo sviluppo tecnologico con ricadute sull’ambiente; le azioni finalizzate al risparmio energetico. Rispetto ai suddetti costi, il piano finanziario 2018/2020 e il DUP, il Documento Unico di Programmazione, non rispettano chiaramente il principio di invarianza di spesa triennale enunciato dalla Corte dei Conti. Le aspettative dei mappanesi che hanno lottato per la nuova realtà di Mappano Comune per avere maggiori investimenti e servizi, dopo un anno, sono già naufragate vista la non capacità dell’esecutivo in carica”.