San Maurizio Canavese: 675 mila euro per prevenire allagamenti sul territorio


Il Comune ha ricevuto il contributo statale per la progettazione del reticolo idrografico compreso tra lo Stura e il torrente Banna-Bendola. Interessati ai lavori anche Caselle, Ciriè e il Consorzio Riva Sinistra Stura.

E’ uscito il numero di gennaio 2021 di SullaScia.net LEGGI IL GIORNALE / SCARICA IL GIORNALE

di Giada Rapa

Negli ultimi anni è innegabile che si stiano verificando cambiamenti climatici che hanno reso alcuni fenomeni atmosferici particolarmente intensi. Tra questi, le cosiddette bombe d’acqua, ovvero violenti nubifragi la cui quantità di pioggia caduta supera la soglia dei 30 millimetri all’ora. E quasi sempre, quando si verificano allagamenti o altri disagi legati a questo particolare evento meteorologico, si parla tanto di interventi di prevenzione senza agire -spesso- nel concreto.

Il Comune di San Maurizio Canavese in tale senso ha deciso di fare la differenza, ottenendo infatti un finanziamento statale a fondo perduto di 675 mila euro per la completa progettazione della messa in sicurezza del reticolo idrografico del territorio compreso tra lo Stura e il torrente Banna-Bendola. Un progetto importante, che vedrà San Maurizio in veste di capofila insieme ai comuni di Caselle e Ciriè e il Consorzio Riva Sinistra Stura. “Voglio sottolineare l’enorme importanza di quest’opera” ha esordito il Sindaco di San Maurizio Canavese, Paolo Biavati, ricordando che tematiche come quella della prevenzione del territorio vengono spesso sottovalutate “perché politicamente non paga e in termini di ritorno d’immagine si preferisce intervenire nella fase dell’emergenza”. “Eppure è compito degli amministratori responsabili gestire il territorio insieme, in modo strategico e sistematico: per questo la collaborazione con i comuni di Caselle e Ciriè, insieme al Consorzio, rappresenta un buon segnale”.

E sull’importanza dell’unità dei comuni nell’affrontare problemi che valicano i confini territoriali sono intervenuti anche Aldo Buratto Vicesindaco di Ciriè -“Ormai è chiaro che l’unione fa la forza, basta con la teoria che ogni Comune fa da sé”– e il Sindaco di Caselle Luca Baracco, che ha anche ricordato come la politica e l’amministrazione debbano assumersi la responsabilità del territorio. Il Vicesindaco di Caselle, Paolo Gremo ha invece sottolineato l’importanza della presenza del Consorzio.

A presentare l’opera più nel dettaglio sono stati Daniele Balma, Presidente del Consorzio Riva Sinistra Stura, e Luca Bertino, presente del duplice ruolo di Presidente del Consorzio di 2° Grado delle Valli di Lanzo e di Sindaco di Nole. La progettazione riguarderà, di fatto, il secondo e terzo lotto previsti dall’analisi di fattibilità operata una decina di anni fa dall’allora Provincia di Torino -il primo lotto riguardava il canale scolmatore di Nole, già realizzato, mentre il quarto, più a valle, interessa prevalentemente il territorio di Settimo Torinese. Un duplice obiettivo: da un lato adeguare la portata d’acqua dei tre canali esistenti sul territorio -ovvero i canali di Ciriè, di Malanghero e di Caselle- e dall’altro realizzare i tratti terminali di tali canali, i cosiddetti canali scolmatori, che siano in grado di garantire il più rapido ed efficace defluire delle acque verso il torrente Stura di Lanzo. Entro il 5 marzo il Comune di San Maurizio Canavese pubblicherà il bando di gara per l’affidamento dell’incarico alla progettazione, ipotizzando di ottenere il progetto definitivo intorno alla stagione autunnale.


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