L’ospedale di Ciriè e il progetto di umanizzazione dei luoghi di cura “Accoglienza nel Colore”


Sostenuto dalla Direzione Generale e dalla Direzione delle Professione Sanitarie dell’ASL TO4, il piano si basa sulla realizzazione ed installazione di pannelli decorativi nelle sale d’attesa al fine di migliorare il benessere psico-fisico delle persone assistite.

dalla Redazione

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Arriva anche all’ospedale di Ciriè il progetto “Accoglienza nel Colore”, in continuità con le esperienze già realizzate presso i presidi di Chivasso e di Ivrea. Si tratta di un progetto formativo centrato sull’umanizzazione dei luoghi di cura, sostenuto dalla Direzione Generale e dalla Direzione delle Professione Sanitarie dell’ASL TO4, che ha coinvolto, in un’esperienza corale, gli operatori del presidio ospedaliero Ciriè-Lanzo per la realizzazione di pannelli decorativi destinati alle sale d’attesa.

Il laboratorio ha rappresentato una duplice opportunità, produrre bellezza a uso delle persone assistite e degli operatori e rafforzare l’appartenenza degli stessi operatori al team di lavoro. La referente del progetto, dottoressa Mirella Fontana, ha condotto la progettazione dei pannelli decorativi, lavabili e riposizionabili, sia nella scelta dei temi sia nella scelta delle tecniche pittoriche. La finalità dell’umanizzazione ambientale è quella di realizzare luoghi di forte identità che garantiscano non solo la funzionalità del servizio per la cura, ma anche il benessere psico-fisico delle persone assistite.

Il contesto di cura, per sua natura, è un luogo in cui il tempo di vita è un “tempo sospeso”. Si tratta di spazi particolarmente delicati in cui l’attesa, la paura, l’incertezza, la solitudine e la speranza creano un concentrato di emotività meritevole di attenzione, che nello specifico può essere rappresentato dal colore. L’obiettivo è quello di creare punti di concentrazione visiva e di intrattenimento mentale, un gioco silenzioso da osservare da soli o parlarne con il vicino. Oltre alle realizzazioni artistiche, il contesto del laboratorio di pittura ha favorito la condivisione, la narrazione di sé, lo scoprirsi anche come persone al di là del proprio ruolo professionale (medico, infermiere, operatore socio sanitario), processo utile per armonizzare le relazioni all’interno dell’équipe.


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Giovanni D'Amelio