Il documento economico finanziario è stato votato all’1,35 di questa mattina dopo oltre 4 ore di discussione. Compatto il no della minoranza che ha contestato l’eccesso di ottimismo espresso sul conto dalla Sindaca e dalla sua Giunta.
di G. D’Amelio
Cirié – Ci sono volute circa 4 ore di spiegazioni, chiarimenti, deduzioni e controdeduzioni prima che la maggioranza guidata dalla Sindaca Loredana Devietti approvasse il Bilancio di Previsione e i Documento Unico di Programmazione (DUP) relativi al triennio 2017/2019. Erano infatti l’1,35 di questa mattina quando, tra sbadigli e facce un po’ peste, si è conclusa la lunga maratona verbale in Consiglio Comunale. Il tutto ha avuto inizio intorno alle 21.30, quando la prima cittadina ha espresso una disamina politica sui due atti, partendo dalla situazione economica generale del nostro Paese. “Finalmente l’Italia ritorna a crescere, anche se meno degli altri paesi dell’eurozona, e questo ci fa ben sperare per il futuro”. Devietti, a grandi linee, ha quindi anticipato con una serie di spot le cifre contenute nel previsionale. “Non vi è nessun aumento di tasse a carico dei cittadini se non in maniera contenutissima sulla tassa rifiuti, grazie al nuovo Piano Regolatore Generale Comunale sono previste maggiori costruzioni e quindi più oneri di urbanizzazione da destinare agli investimenti, c’è attenzione al contrasto del disagio sociale e all’aumento dei servizi educativi, la sicurezza pubblica assumera un ruolo importante agendo sulla videosorveglianza e sullo svecchiamento del corpo dei vigili urbani, sono previsti lavori di riqualificazione e manutenzione stradale nel centro storico e in diverse vie della città, puntiamo al rilancio del commercio e alla centralità della cultura e delle manifestazioni sportive per rendere Ciriè più attrattiva e turistica”.
A seguire ha preso la parola l’assessora al Bilancio Giada Caudera che è entrata più nel merito dei numeri (tratteremo l’argomento più approfonditamente nei prossimi giorni quando ci saranno forniti i documenti necessari). In sostanza il previsionale 2017 chiude in pareggio attestandosi sui 24 milioni e mezzo di euro (24.462.957 euro per la precisione), con una parte corrente che supera i 14 milioni di euro (14.388.967) e quella in conto capitale intorno ai 10 milioni di euro (10.073.990).
Chiusa questa parentesi, supportata dalla visione di alcune slide, si è aperta la discussione in aula. Diverse critiche sono piovute addosso alla Sindaca e alla sua Giunta da parte dell’opposizione che ha contestato il fatto che il documento di programmazione risulta eccessivamente ottimista (ironicamente Davide D’Agostino di Fratelli d’Italia lo ha definito il bilancio del rinascimento) con previsioni molto difficili da realizzare. Sotto accusa soprattutto la cifra di 910 mila euro di oneri di urbanizzazione da incassare durante l’anno. “Un’ipotesi fantasiosa – l’ha definita il piddino Francesco Brizio, ex Sindaco della città – visto che l’anno scorso sono stati circa 500 mila euro e che al momento ci si aggira sui 90 mila euro”. Sulla stessa frequenza il capogruppo PD, Luca Capasso, Francesco Silvestro del Movimento 5 Stelle (“Non state pianificando e non state programmando”) e Mattia Masangui di Cirié Futura.
Dopo le repliche della maggioranza, che hanno rimandato al mittente le molte delle critiche sollevate, si è passati al voto che, coerentemente a quanto espresso in precedenza, ha registrato il secco no dei sei consiglieri di minoranza.