Nonostante alcune divergenze iniziali, legate soprattutto alle discussioni espresse nell’incontro precedente, la Commissione Pari Opportunità ha discusso sulle iniziative da mettere in campo il mese prossimo.

di Giada Rapa
Quando si riescono a mettere da parte le divergenze, la Commissione Pari Opportunità sa dialogare e mettere insieme idee e proposte per promuovere eventi di qualità tra la cittadinanza, davvero nell’ottica del ruolo che gli compete.
E lo ha ben dimostrato nella riunione tenutasi nei giorni scorsi nella quale sono state discusse idee e proposte per il prossimo maggio. Un mese sicuramente dedicato alla Legalità – con l’appuntamento del 23 maggio – ma anche al contrasto a Omobofia, Bifobia e Transfobia, così come sancito dalla Giornata Internazionale del 17 maggio. In quest’ultima occasione, l’idea è quella di organizzare una serie di eventi a sostegno della candidatura di Torino a ospitare l’EuroPride 2026, come l’inaugurazione di una panchina arcobaleno – quale simbolo di rispetto verso qualsiasi forma di amore – o l’illuminazione arcobaleno degli edifici comunali. Illuminazione che, se risultasse troppo complicata, sarebbe sostituita con l’esposizione di bandiere arcobaleno. Si ragiona, inoltre, su un possibile flash mob il 29 giugno, “per schierarsi dalla parte dei diritti”. In occasione dell’anniversario della strage di Capaci invece si è ragionato su un corteo che possa coinvolgere l’intero Istituto Comprensivo con la realizzazione di lenzuoli della legalità, ma anche di incontri con le Forze dell’Ordine per le 5e elementari e le 3e medie. Ipotizzato anche un incontro, aperto alla cittadinanza, per spiegare l’evoluzione della mafia: non più quella delle stragi, ma quella dei colletti bianchi.
Il clima di collaborazione non è però stato esente da polemiche, soprattutto nella prima parte e in particolar modo legato alla stesura del verbale ad opera della vicepresidente Angela Grimaldi. Le contestazioni di Emanuele Verderame hanno portato le componenti della minoranza Jessica Coffaro e Marina Fragiacomo a prendere le difese della collega Grimaldi, mentre la presidente Vita Interrante ha parlato di “normale dialettica” senza attacchi personali. Riscontrata però la mancanza di fiducia venutasi a creare tra i diversi componenti, la Commissione ha deciso che d’ora in poi le sedute verranno registrate.