Nonostante il momento particolare che sta attraversando il mondo agricolo nazionale, a livello locale si sono tenute, anche se in tono più dismesso, le feste dedicate al protettore del mondo animale e contadino.
di Giada Rapa
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Il mondo agricolo e contadino sta vivendo un periodo particolarmente complicato e questa difficoltà è stata evidenziata in occasione dei tradizionali festeggiamenti di Sant’Antonio Abate, che nel mese di gennaio si susseguono nei comuni del territorio. Minore, infatti, la presenza di mezzi agricoli, in controtendenza rispetto ad alcuni anni fa.
CASELLE – Presso la città dell’aeroporto, che ospita l’ultimo appuntamento per la compravendita di bestiame in occasione della Fiera di Sant’Andrea del 3 dicembre, le celebrazioni di Sant’Antonio Abate si sono tenute il 14 gennaio, subito dopo le festività natalizie. Una ricorrenza che ha visto la presenza di Bruno Mecca Cici, presidente provinciale della Coldiretti, che ha illustrato i problemi che la categoria si trova ad affrontare, legati soprattutto ai cambiamenti climatici – tra siccità e grandinate – e la necessità di politiche che diano risposte concrete. Fondamentale, anche, la tracciabilità dei prodotti, la valorizzazione della razza piemontese e il miglioramento della qualità dell’aria. Circa 45 i mezzi – tra cui un piccolo trattorino giocattolo – che si sono disposti in piazza Boschiassi e in via Cravero, per la benedizione ad opera di don Claudio e don Sergio. Alla cerimonia è seguito il pranzo conviviale presso la sede del Gruppo Alpini di Caselle.
BORGARO – Appuntamento agrodolce per il comitato locale di Sant’Antonio Abate che, durante le celebrazioni religiose del 28 gennaio, ha anche ricordato la figura di Luigi Meinardi – componente del sodalizio da più di 20’anni – scomparso alla fine di novembre 2023. Durante la messa Giovanni Verderone ha letto – in lingua piemontese – la Preghiera dell’Agricoltore, commuovendo don Marco. Quest’ultimo ha infatti ricordato il bel rapporto che aveva con la natura quando, da giovane, viveva in campagna con la famiglia. Tanti i mezzi disposti lungo il parcheggio di piazza della Fontana – seppure in numero leggermente inferiore rispetto agli anni precedenti – per ricevere la benedizione di don Marco. Buona partecipazione anche degli animali da affezione – principalmente cani e gatti, ma non è mancata la presenza di una piccola tartaruga. Dopo le benedizioni, la festa si è spostata presso il Ristorante Il Rubino, dove si è tenuta una lotteria benefica il cui ricavato andrà devoluto al SEA – Servizio Emergenza Anziani.