Le piantine hanno trovato una casa nel giardino della Primaria “Rodari”. Un bel momento di comunità, che è stato però turbato dal mancato coinvolgimento di chi ha portato il progetto sul territorio.

di Giada Rapa
Qualche giorno fa, presso il cortile della Scuola Primaria “Gianni Rodari”, sono stati piantumati i 10 alberelli che il Comune ha ricevuto in occasione della 3a edizione della “Festa della Nascita” attraverso il progetto “Un Albero per il Futuro” promosso dai Carabinieri della Biodiversità di Pieve Santo Stefano.
A occuparsi della messa a dimora delle piante sono stati i bambini e le bambine presenti -in rappresentanza di tutte le classi del plesso- coadiuvati dall’assessore Stefano Sergnese, mentre la Dirigente Scolastica Giuseppa Muscato e il Sindaco Giuseppe Marsaglia hanno ricordato loro l’importanza di questi alberelli: contrastare il cambiamento climatico, limitando le emissioni di CO2 e regalandoci aria più pulita. Per questo Marsaglia e la Muscato si sono anche rivolti ai piccoli invitandoli a prendersi cura di queste 10 piantine, innaffiandole per farle crescere forti e sane.
Nella cerimonia, però, non si è fatto accenno alla “Festa della Nascita” durante la quale tutti i 24 comuni aderenti hanno ricevuto le 10 piantine grazie alla mediazione di Angela Grimaldi, co-ideatrice dell’iniziativa. L’ex assessora e attualmente Vicepresidente della Commissione Pari Opportunità a Caselle e La Rete delle Donne – dove la Grimaldi ricopre il ruolo di Presidente – hanno infatti avuto il merito di portare a livello locale il lodevole progetto. Oltre alla mancata citazione, inoltre, la Grimaldi non è nemmeno stata invitata alla cerimonia, ma avendo appreso dell’evento, si è ugualmente presentata.
“Omettere completamente il percorso di appartenenza alla Festa della Nascita, il riferimento ai nuovi nati 2023 a cui sono dedicate le piantine stesse e, conseguentemente, il proponente del progetto Un Albero per il Futuro è un po’ come negare di fatto l’adesione alla rete e alla forza dell’azione positiva messa in campo da tanti enti e da tante persone. Come possiamo pensare a un cambiamento culturale nei piccoli quando l’esempio dovrebbe essere la base?” ha commentato con rammarico Grimaldi. Non ha direttamente ribattuto l’amministrazione, che nella persona dell’assessore Gerlando Bontà si è limitata a fare una breve dichiarazione. “Il nostro compito è quello di educare i nostri bambini a un futuro migliore”.