Ispirato all’omonimo romanzo di Doriana De Vecchi, ha visto un alternarsi di momenti teatrali, di fotografia, di audiovisivi e di poesie improvvisate nel quale non è mancato il coinvolgimento del pubblico.
di Francesca Venuti
Immagini fotografiche, momenti teatrali, improvvisazioni poetiche e rappresentazioni audiovisive: c’è stato davvero un variegato approccio nello spettacolo multi-artistico, dalla durata di circa un’ora e mezza, andato in scena presso il PalaTenda nella serata di mercoledì 14 settembre. Un progetto particolare, promosso dall’amministrazione comunale, dalla Pro Loco e dal Circolo Fotografico Casellese, ispirato all’omonimo romanzo di Doriana De Vecchi “Niente di Personale” e nel quale non è mancato il coinvolgimento del pubblico intervenuto.
Il libro stesso, edito da Edizioni Effetto, non è solamente un romanzo: l’autrice infatti rivela sin dalla quarta di copertina che lo si può ascoltare, guardare, leggere e sognare perché è un’esperienza multisensoriale; ogni capitolo è infatti abbinato a una canzone che fa da sottofondo sinestetico e avvolge il lettore trascinandolo in un viaggio introspettivo su cui potrà riflettere su se stesso usando come alter ego i protagonisti dell’opera. Le canzoni utilizzate per la creazione dei videoclip sono infatti le stesse della colonna sonora del romanzo, per mantenere quanto più possibile la fedeltà nella rappresentazione e trasposizione fotografica, multimediale e performativa. L’accurata ricerca fotografica è invece stata condotta da 23 fotografi di tutta Italia, membri principalmente del Circolo Fotografico Casellese e del Gruppo Fotografico “Ladri di Luce” di Cosenza, con i quali il Circolo Casellese ha stretto un gemellaggio durante la pandemia. I fotografi non hanno semplicemente scattato delle fotografie, ma individuato e approfondito 8 tematiche tra cui l’importanza e la percezione del tempo, la capacità di comunicare attraverso i 5 sensi, il distanziamento sociale, l’immigrazione, la solidarietà e la violenza di genere. Lo spettacolo è stato messo in scena da 8 attori –Gerry Siracusa, Ivana Posti, Luigi Martinotti, Ilaria Romeo, Gaia Diverio, Anna Andreola, Laura Saturnino, Doriana De Vecchi-, con la regia dell’autrice, i costumi di Silvia Sales, e Roberto De Lucia tecnico luci e video, rendering stampa 3D.
Particolare -e interessante- è anche la storia che si cela dietro la nascita di questo spettacolo, dal momento che tutti i video sono stati realizzati durante il lockdown, rigorosamente in modalità on line, con 48 ore di streaming e oltre 3.400 fotografie ricevute su apposite cartelle Drive. “I due appuntamenti virtuali a settimana erano un modo per tenere la mente e l’anima occupata in un periodo in cui ci sembrava solamente di dover aspettare che il tempo scorresse, ed è stata anche un’ottima occasione per imparare alcune tecniche di dinamica comunicativa e rendering video”, ha infatti rivelato una delle fotografe che ha partecipato al progetto.