Il libro, scritto dal testimone di giustizia Mauro, raccolta la sua vicenda di imprenditore chiuso tra le richieste della ‘ndrangheta e la burocrazia dello Stato. Presentazione in anteprima giovedì 14 marzo alla cascina parrocchiale di Vinovo.
Caselle – Nell’avanzato e ricco Nord industriale in cui le imprese e la ‘ndrangheta calabrese vanno spesso a braccetto per interessi convergenti, drogano il mercato, alterano il principio economico della libera concorrenza riciclando i proventi miliardari del traffico di cocaina, c’è un imprenditore che ha detto no, che ha denunciato boss e gregari dell’organizzazione criminale puntando il dito contro di loro in un’aula di tribunale. Squarciando un velo di omertà e connivenze che in Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e Liguria, è agli atti dei processi e si nutre del reciproco vantaggio.
E’ questo il contenuto di “Le mie due guerre“, di cui è autore l’imprenditore Mauro Esposito, in libreria dal prossimo 21 marzo. Una data non a caso visto che per quella data Libera Piemonte organizza la XXIV Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti di mafia. Una settimana prima, il 14 marzo, il libro sarà presentato in anteprima a Vinovo, alle ore 21, presso la Cascina Parrocchiale con letture a cura di Arcoscenico. Ingresso libero fino ad esaurimento posti (per prenotazioni chiamare il 347.97.49.653 o scrivere a vinovolab@gmail.com).
Quella di Esposito è una storia di ribellione, un viaggio nelle viscere della criminalità organizzata e dei suoi tentacoli nell’economia piemontese. E’ una storia di coraggio, di lotta. Per salvare la propria vita e restituire una speranza a una sistema ormai rodato, figlio di collusioni e silenzi complici. La sua vicenda conferma come la ‘ndrangheta esista anche dove non pensiamo e dove – sempre di più – la scopriamo. Ma Esposito ha combattuto e combatte ancora l’elefantismo dello Stato. Che è mamma ma anche matrigna quando si tratta di riconoscere i meriti di chi ha denunciato.