Caselle Open Mall: molto più di un semplice Centro Commerciale


Nella conferenza stampa del 24 ottobre, l’amministratore delegato del gruppo Aedes-Siiq, la società che si occuperà della costruzione della struttura, ha espresso soddisfazione per la conclusione di un iter burocratico durato quasi 20 anni.

di Giada Rapa

Il 30 settembre 2019 il gruppo Aedes-Siiq ha ritirato i primi permessi per costruire per la realizzazione del Caselle Open Mall (COM). Un’opera che si configura come “molto di più di un tradizionale Centro Commerciale”, proprio come spiegato dall’amministratore delegato Giuseppe Roveda nella conferenza stampa convocata il 24 ottobre presso il Jet Hotel.

Roveda ha per prima cosa ripercorso il lungo iter burocratico, durato quasi 20 anni, che ha portato a parecchie modifiche nel progetto originale. “Soprattutto negli ultimi anni, le abitudini dei consumatori sono cambiate. Nel 2012, alla fine dei diversi contenzioni amministrativi, ci siamo trovati tra le mani un progetto che non era più di mercato. Non è stato facile decidere quindi di cambiare totalmente, considerando il 25 milioni di euro già investiti”. Ecco quindi che si è deciso di cambiare rotta, per puntare verso quello che viene definito “Italian Style”: non più un Centro Commerciale come quelli che conosciamo adesso, ma un Destination Center che unirà shopping –con 230 negozi con brand internazionali- food, sport, edutainment -in questo campo è stato per esempio confermato l’accordo con National Geographic– e uffici, che si snoderanno lungo l’importante superficie di 114 mila metri quadri“.

“Un progetto ambizioso e importante – ha aggiunto Roveda – per il quale sono stati stimati circa 2.500 posti di lavoro nelle attività dirette, più altri 500 nuovi occupati legati all’indotto dei servizi e che avrà un flusso di 12 milioni di visitatori all’anno. Il COM, che ha già raggiunti accordi per il 20% della superficie e ha un 50% è in fase di negoziazione, potrebbe essere concluso intorno alla fine del 2022. A giorni dovrebbero partire i lavori di spostamento dei sotto-servizi delle aree interessate. Non si tratta di una posa della prima pietra, ma sicuramente iniziare a vedere qualcosa che si muove e non solo progetti sulla carta è un segnale positivo” ha concluso l’ad di Aedes-Siiq.

Presente alla conferenza anche il Sindaco il Caselle Luca Baracco, che ha ricordato l’importanza del COM, visto come occasione di rilancio economico per tutta l’area metropolitana torinese. Senza dimenticare che l’ntervento, tra polizze fideiussorie e oneri di urbanizzazione, porterà nelle casse comunali circa 50 milioni di euro. “Sono molto soddisfatto del raggiungimento di questo risultato -ha affermato Baracco – e sono sicuro che ci saranno importanti ricadute per tutto il territorio non soltanto per il gettito generato ma anche per quanto riguarda la viabilità,  con interventi di oltre 40 milioni di euro che riguarderanno non solo Caselle, ma anche Borgaro, Leini e San Maurizio Canavese”.


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