Caselle Open Mall: c’è anche chi dice no


A livello politico, la mastodontica opera non convince tutti, soprattutto le opposizioni consiliari della città.

di Giada Rapa

Abbiamo riportato l’altro ieri le parole entusiaste del Sindaco di Caselle, Luca Baracco, che ritiene che il Caselle Open Mall (COM) possa diventare a breve un volano per l’intera economia della zona, ma anche quelle di Giuseppe Roveda, amministratore delegato del gruppo Aedes-Siiq, la società che si occuperà della costruzione della struttura, che ha sottolineato come il COM non sarà il classico centro commerciale, ma un polo ricettivo che coniugherà lo shopping, con l’intrattenimento e il settore dei servizi.

Tuttavia, anche se con sfumature diverse, nel Consiglio Comunale casellese non tutti sono d’accordo alla realizzazione del destination center. “Oggi considero il COM come un’opportunità per il paese – sostiene Mauro Esposito della lista Ricominciamo per Caselle – se sarà ben gestita e senza dimenticare il passato. Spero in una maggiore sensibilità da parte della maggioranza che governa la città, al fine di controllare la cosiddetta zona grigia. Il COM è infatti una grande opera che attirerà molteplici interessi ed occorre fare molta attenzione a chi andrà a intervenire. La malavita arriva. Sulla vigilanza insiste anche il consigliere leghista Alessandro Favero. “Penso sia necessario ora vigilare sui lavori, soprattutto quelli stradali che resteranno al Comune a seguito delle dovute dismissioni. Inoltre si dovrà anche evitare disagi ai casellesi a seguito di tutti questi cantieri. Mi auguro inoltre che i tanti oneri di urbanizzazione che verranno incassati saranno utilizzati per risanare un paese ormai in degrado”.

Decisamente meno convinti gli esponenti del Movimento 5 Stelle, Roberto Giampietro e Andrea Dolfi “È risaputo che i 5 Stelle di Caselle da sempre combattuto contro questa opera faraonica, tanto decantata dalla maggioranza. In un momento storico in cui il mondo parla di come salvaguardare l’ambiente, Caselle si contraddistingue per la sua controtendenza nel sostituire le natura con il cemento. Abbiamo il timore della mancanza di consapevolezza di una parte di cittadini, abbagliati da promesse di estremo benessere e di positiva ricaduta economica sul commercio del centro cittadino. Il tempo è galantuomo e ci dirà se il COM sarà la panacea di Caselle”. Ancora più scettico il consigliere di Forza Italia Andrea Fontana. “Sembra che qualcosa si sia mosso, nonostante le pessime notizie finanziarie che hanno colpito la società costruttrice. Per ancora molto tempo non vedremo alcunché di costruito: si parla di almeno 1 anno solo per indire gli eventuali appalti, più altri anni per fare le opere stradali. Sempre che tutto vada per il giusto verso, cosa per nulla scontata. Unica cosa certa è la cattiva opinione che da più parti si è levata contro la nuova speculazione edilizia sul nostro territorio. Sui social sono apparsi centinaia e centinaia di commenti negativi, principalmente contro il consumo di suolo e contro i grossi ipermercati che ormai sono ovunque. Eppure il partito che più di tutti propone questi tipi di progetti a livello comunale casellese prende sempre molti voti. Alcuni dicono per i posti di lavoro: vecchia scusa. Se da un lato qualche posto da commesso o magazziniere si crea, dall’altro si distruggono decine di piccole attività commerciali anch’esse posti di lavoro per tante famiglie. Bisogna scegliere da che parte si vuole stare”.


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