Caselle Village: a che punto siamo?


Nuovi aggiornamenti sul famigerato mega centro servizi e commercio che dovrebbe essere costruito a breve sui terreni adiacenti allo scalo aeroportuale. L’amministrazione è fiduciosa, mentre l’opposizione critica. 

di Alessia Sette

Caselle – Da diverso tempo i cittadini casellesi, e non solo, si domandano quali siano gli sviluppi in merito al futuro dette cosiddette aree ATA: discusse, più volte criticate, risaltate e poi ancora attaccate. Al momento, risulta in via di conclusione l‘iter amministrativo relativo all’istruttoria degli uffici comunali volta al rilascio dei Permessi di Costruire (indicativamente nella primavera 2018) che darà, di conseguenza e, il “via libera” all’operazione con la successiva predisposizione delle gare d’appalto (a cura della società SATAC, il soggetto privato attuatore dell’intervento, per la cantierizzazione nel corso del 2018 del progetto Caselle Village, il mega centro commerciale e di servizi più grande d’Europa.

PAROLA DI SINDACO – “Sono molto fiducioso sulla realizzazione dell’intervento – afferma il Sindaco Luca Baracco – proprio perché ormai siamo giunti agli ultimi atti formali preventivi al rilascio dei Permessi di Costruire: sia gli uffici comunali sia il soggetto attuatore stanno lavorando intensamente per far sì che questo 2018 sia l’anno, finalmente, dell’avvio del progetto”. Un piano, lo ricordiamo, che prevede più nello specifico la costruzione di un Destination Center, un luogo cioè in grado di offrire shopping di lusso conveniente, un centro sportivo con le più avanzate attrezzature, alberghi e centri benessere, attività di intrattenimento, culturali e del tempo libero. “Gli impatti sul territorio, non solo casellese, saranno significativi e positivi – aggiunge Baracco – e riguarderanno sia le evidenti ricadute occupazionali ed economiche sia la sistemazione della viabilità pubblica cittadina con interventi per svariati milioni di euro. Tutto ciò permetterà anche, di concerto con le associazioni di categoria del commercio di riqualificare il Centro Storico cittadino in modo tale che le due realtà, storica e nuova, possano coesistere e sostenersi reciprocamente. Con la realizzazione di questo progetto – conclude il primo cittadino – Caselle rappresenterà un importante volano per la ripresa socio-economica del territorio a nord di Torino”.

IL CORO DEL NO – D’altro avviso è invece l’opinione delle minoranze consiliari. In particolare il Movimento 5 Stelle. “Basta leggere i documenti prodotti finora – dichiara Enrica Ivaldi – per capire che è tutto molto incerto: è un progetto poco trasparente. Nella più grande opera di cementificazione degli ultimi dieci anni, con un così forte impatto ambientale sul nostro territorio, la nostra amministrazione ha poca voce in capitolo”. E continua: “Dal punto di vista ambientale, si parla di Protocollo antismog, ma proprio a gennaio c’è stato un incontro in Città Metropolitana tra sindaci, Arpa, Regione, Comune di Torino, e naturalmente Caselle era assente. In previsione delle migliaia, chi dice milioni, di auto in arrivo sul nostro territorio, quanto veramente interessa a questa amministrazione la salute dei casellesi?”


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Giovanni D'Amelio