Caselle ricorda i Caduti Senza Croce


Nella mattinata di ieri, giovedì 24 maggio, l’amministrazione comunale ha voluto ricordare tutti i caduti delle due Guerre Mondiali che non hanno ottenuto degna sepoltura. Un’occasione per fare un approfondimento della storia passata.

di Giada Rapa

Caselle – Una cerimonia essenziale, senza troppi fronzoli, ma allo stesso tempo ricca di significato e di emozione proprio nella sua semplicità. Si è svolta così, nella mattinata di giovedì 24 maggio, una breve commemorazione in ricordo dei Caduti Senza Croce, presso lo Scrigno del Cimitero Comunale inaugurato lo scorso anno.

Il discorso di introduzione è stato affidato a Matteo Iacovelli, Presidente della sezione AIDO di Caselle, che dopo aver letto e ricordato i devastanti numeri in termini di vite umane e soprattutto di dispersi – 113 mila prima, 155 mila dopo – nelle due Guerre Mondiali, ha sottolineato l’importanza di questa commemorazione. “La vita dei nostri morti è riposta nel ricordo dei vivi” ha infatti commentato citando Cicerone. “Oggi ricordiamo i morti che non hanno potuto avere una sepoltura dignitosa, il cui cimitero è sulle montagne. Una celebrazione che deve essere uno stimolo per fare memoria dei giovani caduti e un’occasione per fare analisi e approfondimento sulla nostra storia passata. Dobbiamo trarre insegnamento e spunto da queste esperienze, per capire come gli eventi ci possano facilmente sfuggire di mano” ha invece dichiarato il Sindaco Luca Baracco, al cui intervento è seguito quello dell’assessora Erica Santoro. Quest’ultima, oltre a ringraziare i ragazzi della seconda media intervenuti in rappresentanza dell’Istituto, ha ricordato anche l’importanza degli uomini e delle donne in divisa che ogni giorno garantiscono la nostra sicurezza. “È importante studiare perché la storia vi sia maestra. Non commettete i nostri stessi errori. Fate in modo che nessuna madre debba più piangere su una tomba” ha concluso la Santoro.

Al termine della manifestazione, sono state lette alcune preghiere: la Preghiera dell’Alpino, la Preghiera del Carabiniere, quella ai Caduti Senza Croce e quella a San Sebastiano Martire, patrono dei Vigili Urbani.


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