Aree ATA: un Consiglio Comunale aperto per fare il punto della situazione sul Caselle Village


Nella serata di lunedì 14 maggio, l’amministratore delegato di Aedes-Siiq, Giuseppe Roveda, l’architetto Laura Orengo e l’architetto Carlo Alberto Barbieri hanno risposto alle domande dei consiglieri e dei cittadini in merito al mega progetto dell’Open Mall.

di Giada Rapa

Caselle – Ha visto una folta partecipazione di pubblico il Consiglio Comunale aperto svoltosi a Palazzo Mosca nella serata di lunedì 14 maggio in merito all’aggiornamento sul progetto delle Caselle Village, la mega struttura commerciale e di servizi che si svilupperà sulle Aree ATA, in prossimità dello scalo Pertini, e delle ricadute sulla zona in termini di occupazione e sviluppo economico. Un intervento che, come ricordato il Sindaco Luca Baracco, ha avuto un passaggio fondamentale il 30 marzo 2017, con la firma della convenzione urbanistica e che si configura come una “straordinaria azione di marketing territoriale che agirà da volano per tutto il nostro territorio in termini di rilancio dell’economia”. Meno Andrea Fontana, primo firmatario della richiesta di convocazione del Consiglio Comunale aperto sottoscritto da tutti i membri di opposizione. “Sono passati 25 anni, si sono sempre sentite le solite storie e le solite parole, soprattutto in campagna elettorale. Chiediamo non solo delucidazioni sul ricorso al TAR depositato da Fih, anche se questo potrebbe portare a serie conseguenze. Siamo qui per ricercare la verità, perché ritengo che difficilmente il progetto stia partendo” ha spiegato il politico di Forza Italia nel suo intervento iniziale.

La parola è subito passata all’amministratore delegato di Aedes-Siiq Giuseppe Roveda il quale, sottolineando che il percorso amministrativo è stato senza dubbio lungo e difficile, ma normale in caso di progetti di grandi dimensioni, ha illustrato i punti di forza del Caselle Open Mall. “È uno dei progetti più innovativi in Europa, in cui il commercio fisico e digitale si incontreranno nell’ottica di soddisfare le esigenze di un consumatore sempre più liquido. Inoltre si darà grande importanza all’entertainment e all’edutainment, con un parco a tema curato da National Geographic. Si tratta di un progetto complesso che comporta grandi investimenti e porterà grandi ricadute in termini di occupazione. Tutti ci crediamo nonostante la varie difficoltà. Mi auguro che verrà rilasciato il permesso di costruire prima delle ferie, anche se la posa della prima pietra non sarà così immediata”. Subito dopo è invece intervenuta l’architetto Laura Orengo, che ha trattato in dettaglio la storia del progetto del COM a partire dal 2005, con l’approvazione del piano particolareggiato esecutivo.

Sono poi seguite le domande del pubblico, tra cui quelle dell’architetto Mauro Esposito che ha chiesto – tra le altre cose -delucidazioni in merito al ricorso Fih e dei consiglieri di opposizione, che hanno posto domande di carattere tecnico e piuttosto particolareggiate sul progetto e che hanno ottenuto risposta dal professor Carlo Alberto Barbieri e dall’ad Roveda. Alla domanda che più premeva parecchi presenti, ovvero “Come faranno i commercianti di Caselle?” ha risposto Baracco. “Alla città di Caselle questo progetto porterà un sacco di ricadute positive, a cominciare da interventi di viabilità che da soli non potremmo fare, ma anche in termini di occupazione. E ci saranno ricadute positive anche sulle attività del territorio. Non voglio convincere chi non è d’accordo, ma che non si dica che alla città non porta niente”.


Commenti

commenti