L’imponente opera di manutenzione nel Centro Storico e in altre zone della cittadina, divisa in 4 macro-aree, comporterà un investimento di circa 800 mila euro. Ma per l’opposizione manca un piano concordato con cittadini e i commercianti.
di Giada Rapa
Caselle – “I lavori su via Torino si stanno rivelando più lunghi del previsto dal momento che, a seguito dello scavo nel primo tratto di intervento, Smat ha riscontrato delle vecchie condotte decidendo di sostituirle. Questa operazione ha ovviamente dilungato i tempi, ma dal momento che il manto stradale era già sollevato era giusto approfittarne. I lavori stanno comunque procedendo bene, anche se con qualche disagio nella viabilità che è comunque normale quando si effettuano interventi di questo genere. Sono convinto che, una volta terminato, sarà un bell’intervento di riqualificazione del Centro Storico” ha commentato il Sindaco Luca Baracco, che ancora non si sbilancia sulla riapertura o meno del tratto fino ad ora pedonale di una parte della via. Ma quello su via Torino non è l’unico cantiere sul territorio casellese. Al momento stanno infatti terminando i lavori di rifacimento dei marciapiedi lungo via Bianco di Barbania e via D’Andrà e subito dopo partiranno su via Gonella. Coinvolta a breve in un intervento di riasfaltatura anche la zona sud, da via Torino al Prato della Fiera. Pochi giorni fa, inoltre, la Giunta Comunale ha approvato gli studi di fattibilità tecnico-economico in merito alle opere di manutenzione stradale nelle zone nord e sud-ovest della città, che in settimana diverranno esecutivi. “Da qui alla fine dell’anno il progetto di risistemazione stradale della città dovrebbe concludersi, con investimenti per circa 750-800 mila euro” conclude Baracco.
IL GIUDIZIO DELLE MINORANZE – Parecchie critiche giungono dalle opposizioni. “I cantieri già iniziati erano interventi pre-elettorali e si vede. In via Bianco di Barbania sono ormai 50 giorni che si procede a singhiozzo e ora i lavori sono nuovamente fermi. Si doveva fare prima un piano dettagliato e poi iniziare. Invece hanno stravolto la viabilità del Centro Storico senza porre soluzioni alternative, con il risultato che molte zone sono irraggiungibili. E via Torino? Nessuno si è ricordato che lì sotto scorre una grande baalera e ci sono stati grossi problemi. Ma tanto i disagi li sopportano i cittadini e i lavoratori” commenta Andrea Fontana di Caselle Futura. “Gli interventi di riqualificazione e miglioramento del Centro Storico sono importanti se ben pianificati e concordati con le varie realtà che operano nelle vie interessate dagli interventi” spiega invece Antonella Martinetto. “Non ci sembra che questo sia avvenuto, ma a quanto pare da un giorno all’altro i commercianti si sono trovati via Torino chiusa per alcune settimane. Probabilmente per errori di pianificazione, progettazione o altri interventi, la via rimarrà chiusa più a lungo del previsto. Come gruppo cercheremo di approfondire l’accaduto, eventualmente anche con una interrogazione nel prossimo Consiglio Comunale. Riteniamo inoltre che il cantiere renda alquanto ostativo l’ipotetico passaggio di mezzi di soccorso e che il commercio locale subirà ripercussioni non da poco”. Puntano sulla pianificazione anche gli esponenti del Movimento 5 Stelle. “Quella della riqualificazione stradale fa parte di un discorso più ampio – spiega Andrea Dolfi, addetto stampa – inserito anche nel nostro programma elettorale, di confronto con i cittadini e i commercianti, nonché di pianificazione degli eventi. Bisogna immaginare quello che è la Caselle futura, avere prima un progetto ben definito e poi seguirlo, altrimenti si crea confusione. In generale abbiamo lavori a metà, che non si concludono o si concludo male, portando a costi molto più elevati di quelli stimati. Se davvero dietro questi interventi ci fosse un progetto si limiterebbero in primis i disservizi per i commercianti. La riapertura o meno al traffico di un’isola pedonale andrebbe decisa con questi ultimi al fine di favorire lo sviluppo del commercio, ricordando che non esiste solo il bianco o il nero, ma anche le sfumature di grigio”.