Nel Consiglio Comunale aperto di lunedì 18 settembre l’argomento è stato uno solo: i danni causati dalla vicinanza con l’aeroporto. Alcuni esponenti di SAGAT hanno cercato di dare risposta alle domande dei consiglieri di minoranza, ma per molte cose hanno dichiarato di non avere le giuste competenze.
di Giada Rapa
Caselle – Lunedì 18 settembre, nonostante la Festa Patronale della città, a Palazzo Mosca si è svolto un Consiglio Comunale aperto agli interventi del pubblico alla presenza di alcuni esponenti di SAGAT, la società che gestisce lo scalo Sandro Pertini. La tematica, decisamente delicata, ha riguardato i danni provocati dalla vicinanza con l’aeroporto, come il problema del vortex strike – che più di una volta ha causato la caduta di diverse tegole dai tetti- e quello dell’inquinamento acustico.
Tanti i dati snocciolati dalla SAGAT, diverse le domande dei consiglieri di minoranza che non hanno trovato la giusta risposta a causa della “mancata competenza” della società su diverse questioni, con un po’ di disappunto dei tanti cittadini presenti. Il consigliere di centro destra Andrea Fontana ha rincarato la dose, “regalando” all’avvocato Dario Maffeo un pezzo di una tegola – firmata – che, il 31 maggio scorso, lo ha sfiorato proprio a seguito di un caso di vortex strike. L’avvocato, di contro, ha in seguito effettuato alcune considerazioni sulla ricaduta economica dell’aeroporto sul territorio casellese anche in termini di assunzioni. “Oltre agli aspetti positivi ci sono anche quelli negativi – ha dichiarato Maffeo – ma SAGAT ha deciso di impegnarsi mitigando gli effetti con una serie di iniziative nel pieno rispetto della legge e che vanno anche al di là dei meri obblighi”. In base alle norme, infatti, SAGAT non sarebbe tenuta a intervenire sul fenomeno del vortex strike. Successivamente la parola è andata all’ingegnere Lorenzo Guzman, che ha illustrato gli interventi intrapresi da SAGAT in merito alle limitazioni di inquinamento acustico, come l’uso preferenziale della pista 36 con decollo verso nord, la limitazione dei voli notturni e le restrizioni per le prove motori. I rappresentanti di SAGAT non hanno però saputo rispondere ad alcune domande da parte dei consiglieri di minoranza sul decollo e la tratta degli aerei, in quanto responsabilità di ENAC, l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile.
Una serata che. forse, non ha proprio dato le risposte sperate, ma che si configura pur sempre come un inizio. Il Sindaco Luca Baracco ha anche ricordato che il Comune è in fase di stipula di un protocollo d’intesa con SAGAT, Regione Piemonte e Leonardo che consentirebbe di raccogliere circa 210 mila euro in tre anni da utilizzare per ancorare i tetti delle case maggiormente esposte a questa criticità. “Sappiamo che non è una soluzione definitiva – ha ammesso Baracco – ma è comunque un passo avanti per partite da qualcosa di concreto. Se si continua a condividere un obiettivo comune e si riescono a superare le conflittualità, si riescono a fornire alcune risposte ai residenti”.