L’ordinanza del TAR, resa pubblica nella mattinata di ieri, ha dato lo status definitivo di Comune all’ex frazione che, come la città dell’aeroporto, andrà al voto l’11 giugno per eleggere Sindaco e Consiglio Comunale.
di Alessia Sette
Caselle – Tirata la corda, ma non si è spezzata: l’ordinanza del TAR ha dato la possibilità a Mappano di continuare ad essere Comune operativo e autonomo, staccandosi da Caselle, Borgaro, Leinì e Settimo, costretti a cedere territorio e abitanti. Entusiasmi per i mappanesi che vedono le realizzazione di un progetto tanto ambito, quanto ostacolato. Malcontenti per i vicini di casa borgaresi e leinicesi che si sono visti respingere i ricorsi dal Tribunale Amministrativo, lamentando grossi danni economici futuri. Più di ampio respiro la situazione per il Comune di Caselle, il quale tra chi soddisfatto e chi meno, mostra il vero entusiasmo per il fatto che la città non dovrà rimandare le elezioni ed essere oggetto di commissariamento, un rischio concreto se il TAR avesse accettato la richiesta di sospensiva.
“Prendo atto che finalmente Mappano possa andare alle urne per votare direttamente i propri rappresentanti del territorio e nello stesso istante sono sollevato che anche Caselle possa farlo evitando così un possibile commissariamento dell’ente” ha dichiarato sull’argomento il Sindaco uscente Luca Baracco. Più scettica appare, invece, la candidata Enrica Ivaldi, Movimento 5 Stelle: “La storia di Mappano che oggi è arrivata fin qui è molto lunga: una data importante è novembre 2012, quando si è svolto il referendum che ha segnato la volontà dei cittadini di diventare autonomi, risultato che nel gennaio 2013 ha portato all’approvazione della legge regionale istitutiva del Comune di Mappano. Ora possiamo dire che dove la vecchia politica ha fallito, è giunta per fortuna la Magistratura a tutelare la sovranità dei cittadini. In mezzo, poi, ci sono stati anni di limbo, in cui si è cercato in tutti i modi di impedire quella che è la situazione di oggi”. Il leghista Alessandro Favero sulla questione ha rilasciato una breve dichiarazione: “L’ordinanza è in linea con quello che pensavamo. Quindi va bene così per noi”. Sul punto abbiamo chiesto un parere anche alla candidata Antonella Martinetto, la quale, però, non ha dato risposta.