1.161 iscritti per l’Istituto Comprensivo di Borgaro, 882 per Mappano e 1.395 per quello di Caselle. Sulla carta attualmente buona copertura da parte degli insegnati, con aumento di quelli di sostegno. Poche richieste per il “panino libero”.
di Giada Rapa
Borgaro/Caselle/Mappano – Ieri mattina sono iniziate le attività scolastiche per l’anno 2017/2018 che coinvolgono più di 3.400 studenti residenti nei tre comuni e che frequentano i plessi dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado. Nell’Istituto Comprensivo di Borgaro gli alunni iscritti sono 1.161 (252 alla scuola dell’infanzia, 568 alla primaria e 341 alla secondaria di primo grado), 822 in quello di Mappano (123 alla materna, 403 alla Primaria e 296 alle medie) e 1.395 in quello di Caselle (373 infanzia, 627 primarie, 395 medie). In tutti e tre i comuni, almeno sulla carta, non ci sono grandi problemi per quanto riguarda la carenza di insegnati, anzi entrambe le dirigenti, Loredana Meuti e Lucrezia Russo hanno commentato con soddisfazione la possibilità, quest’anno, di avere un maggior numero di insegnati di sostegno.
Per quanto riguarda il tema del “panino libero”, che lo scorso anno ha causato parecchie polemiche, al momento non si registrano richieste nei plessi di Borgaro e Mappano. Meno di una decina, invece, sono i genitori che ne hanno fatto richiesta a Caselle. “Entro il 13 settembre dovremmo avere il dato certo – commenta Meuti- al fine di attivare la procedura per permettere ai richiedenti di consumere il pasto portato da casa. Devo ammettere però che questo soluzione non è stato molto richiesta: i costi della nostra mensa sono contenuti e la ditta ha sempre avuto una buona qualità”.
E se, come abbiamo già indicato in un precedente articolo, la dirigente scolastica Lucrezia Russo dovrà gestire gli Istituti di Borgaro e Mappano, non sarà un anno particolarmente facile neppure per la sua collega Loredana Meuti, che ha assunto la carica di dirigente reggente a Pont Canavese. “In più faccio anche parte del Nucleo Valutazione Dirigenti per Alessandria”, conclude Meuti.
Non resta che augurare un “In bocca al Lupo” non solo ai ragazzi, ma anche alle presidi e a tutto il personale scolastico per il loro lavoro.