L’8 e il 9 giugno in Piemonte si vota per l’elezione del Consiglio Regionale e del Presidente della Giunta Regionale e per la designazione dei membri italiani che andranno a formare il nuovo europarlamento.
dalla Redazione
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ELEZIONI REGIONALI – Cinque i candidati in in pista: oltre al governatore uscente di centrodestra Alberto Cirio, appoggiato da Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia, Piemonte Liberale e Moderato e Noi Moderati, in campo anche Gianna Pentenero per il Partito Democratico, Alleanza Verdi-Sinistra (in lista anche il casellese Endrio Milano), Stati Uniti d’Europa, Piemonte Ambientalista e Solidale, Pentenero Presidente (in lista anche il borgarese Paolo Massa), Sarah Disabato per il Movimento 5 Stelle, (nel listino anche la borgarese Cinzia Tortola) Alberto Costanzo per Libertà e Francesca Frediani per Piemonte Popolare. Si vota con la nuova legge elettorale, modificata a inizio luglio 2023, che in sostanza prevede l’assegnazione di 40 seggi con il sistema proporzionale in liste circoscrizionali concorrenti e 10 invece con sistema maggioritario sulla base di liste regionali abbinate al candidato Presidente. Torino e il torinese eleggeranno 21 consiglieri. Le circoscrizioni elettorali risultano immutate rispetto alle attuali. Non cambia molto invece per le soglie di sbarramento: coalizioni almeno al 5% dei voti validi e le liste che singolarmente abbiano conseguito un risultato superiore al 3%. Viene introdotta la preferenza di genere permettendo all’elettore di esprimere fino a 2 preferenze, con annullamento della seconda in caso di preferenze per candidati dello stesso sesso. E’ ammesso il voto disgiunto, ovvero la possibilità di esprimere due voti, uno per la scelta del partito, l’altro per la scelta del candidato anche se appartenenti a liste contrapposte. L’elettore avrà una scheda, di colore verde, e troverà nei rettangoli il nome e il cognome del/della candidato/a alla carica di presidente. Nella parte a sinistra saranno invece presenti i simboli delle liste che sostengono il candidato alla carica di governatore. È eletto presidente di Regione il candidato governatore che ottiene più voti, senza ballottaggio.
ELEZIONI EUROPEE – L’election day dell’8 e 9 giugno è completato dalle votazioni europee. L’Italia elegge 76 deputati, su 720 totali. Ai sensi della legge elettorale europea, tutti i paesi membri devono usare un sistema elettorale proporzionale. Ciò significa che l’assegnazione dei seggi avviene in modo da assicurare alle diverse liste un numero di posti proporzionale ai voti ricevuti. Determinato il numero dei seggi spettanti alla lista in ciascuna circoscrizione, sono proclamati eletti i candidati con il maggior numero di voti di preferenza. In Italia non tutti i cittadini votano gli stessi candidati: la legge elettorale prevede la suddivisione della penisola in cinque circoscrizioni elettorali (Nord Ovest –la nostra-, Nord Est, Centro, Sud e Isole). Ogni partito che si presenta alle elezioni avrà quindi una lista di candidati per ogni circoscrizione. In ogni circoscrizione si elegge un numero di parlamentari europei proporzionale al numero dei suoi abitanti. Al seggio ogni elettore riceverà una scheda, di colore grigio, sulla quale sono presenti i simboli dei partiti che hanno presentato una lista di candidati in quella circoscrizione. Accanto ad ogni simbolo ci saranno tre righe sulle quali sarà possibile indicare le proprie preferenze. Per esprimere il proprio voto è necessario barrare il simbolo di una lista e aggiungere, in caso, fino a tre preferenze indicando persone candidate in quella lista. Se si esprime più di una preferenza, queste devono essere per candidati di genere diverso (es: un uomo e una donna, due donne e un uomo o due uomini e una donna).