Organizzata dall’ANPI locale, per ricordare a distanza di 80 anni Domenico Bertino e Andrea Guglielmino – uccisi dai nazifascisti il 13 novembre 1944 – si è tenuta presso il Cotton Theatre di Cascina Nuova.
di Giada Rapa
Domenico Bertino e Andrea Guglielmino erano due giovani partigiani borgaresi che nel 1944 avevano rispettivamente 17 e 16 anni. Il primo, grazie alla sua innata sensibilità verso le ingiustizie, aveva subito aderito al movimento partigiano, seguito dall’amico Andrea. Il 13 novembre di quell’anno morirono entrambi a Robassomero, a seguito di un agguato dei nazifascisti. A 80 anni dalla loro morte, l’ANPI di Borgaro Sezione “Ercolina Suppo” continua il suo impegno di recupero della memoria e delle storie dei partigiani del territorio, dedicando loro un appuntamento ricco di emozioni, dove ai racconti e alle testimonianze si è unita la musica resistenziale. Un importante omaggio anche perché, come ricordato dal presidente dell’ANPI locale, Dario De Vecchis, “furono uccisi perché li aspettavano, informati da qualcuno di Borgaro”, complicità che oggi non possono essere tralasciate.
A fare da cornice allo spettacolo, i locali del Cotton Theater dell’APS CDM, che proprio con lo spettacolo in questione ha ripreso le sue attività. Il presidente e direttore artistico del CDM, Franco Romanelli, ha ricordato che oggi il teatro è un luogo di libertà grazie al sacrificio dei partigiani: i giovani di allora hanno reso possibile ai nostri giovani oggi di creare bellezza e non di fare la guerra. Presente anche l’assessore alla cultura Eugenio Bertuol, che ha ringraziato le due realtà locali ricordando anche l’avvicinarsi dell’80° anniversario della Liberazione.
La serata si è quindi aperta con una lettera di Eusebio Giambone – tratta da Lettere di condannati a morte della Resistenza Italiana – interpretata con intensità dall’attrice e regista Elena Ruzza, a cui ha fatto seguito il ricordo dei due partigiani borgaresi affidato alle parole delle parenti Carla Guglielmino e Ileana Bertino. Infine, è stato il momento del coro Union des Amis Chanteurs, che ha portato in scena uno spettacolo su Ada Prospero Marchesini, moglie di Piero Gobetti, alternando alcune letture dalle sue opere –in particolare dal Diario – con canti della resistenza partigiana.