Secondo quanto stabilito dalla sentenza, non trattandosi di investimento da parte dell’ente, ma di indebitamento, l’accensione del 2021 è da considerarsi nulla. Il comune dovrà quindi saldare in un’unica soluzione il debito ereditato dalla fallita Polisportiva River Borgaro.
di Giada Rapa
A volte ritornano. E così è accaduto anche all’amministrazione borgarese, che a distanza di più di tre anni, torna a parlare della Polisportiva UISP River Borgaro e del mutuo contratto nel 2004 per la realizzazione della piscina scoperta con l’Istituto per il Credito Sportivo.
Nel 2021 infatti, tra debiti pregressi e le restrizioni governative causate dalla pandemia, la società era stata costretta a dichiarare fallimento, lasciando all’amministrazione guidata da Claudio Gambino una quota di circa 600 mila euro per l’estinzione del mutuo. All’epoca era stata presa la decisione di “non mettere mano al portafoglio dei cittadini” usando l’avanzo di amministrazione e pagando in un’unica soluzione, ma al contrario era stato stipulato un nuovo mutuo, della durata di 25 anni, con il Credito Sportivo. Mutuo che, nei mesi scorsi, è stato oggetto di controllo da parte della Corte dei Conti e considerato nullo, trattandosi – secondo l’interpretazione data – di indebitamento e non di investimento. “Alla fine, anche se ci si è sempre vantati di non dover mettere mano nelle tasche dei cittadini, ciò accadrà” ha commentato la consigliera di opposizione Cristiana Sciandra nell’ultimo consiglio comunale tenutosi pochi giorni fa, ricordando anche le mozioni, le interpellanze e i solleciti sottoposti dal suo gruppo all’attenzione del consiglio in merito ai debiti della Polisportiva, contratti con lo stesso comune. “Se aveste messo un po’ di giudizio all’epoca, oggi non saremmo a questo punto”. Anche la consigliera del Movimento 5 Stelle, Cinzia Tortola, ha chiesto delucidazioni in merito, soprattutto riguardo ai motivi della mancata rivalsa sulla società. Gambino ha continuato a difendere la sua scelta, ricordando anche che non vi erano i presupposti per insinuarsi nel fallimento della Polisportiva.
Durante la stessa assise consiliare sono state approvate alcune delibere, come il rinnovo della convenzione per la gestione della Farmacia Comunale da parte di ASM e il riconoscimento di un debito fuori bilancio di 400 euro da parte del Giudice di Pace, e la mozione a firma del Movimento 5 Stelle su alcune questioni riguardanti la Torino – Ceres, quali la riduzione del costo del biglietto e l’ampliamento dell’orario, soprattutto serale. Due gli Ordini del Giorno presentati: uno del M5S in merito alla richiesta di definizione dei tempi di gestione del suicidio medicalmente assistito – votato con il parere contrario degli esponenti del Gruppo Sciandra – e uno del Gruppo Sciandra riguardo il collaudo di bacino di laminazione dello Stura a seguito dell’aumento del livello del Po.