Borgaro: cercasi giovani e aziende per il progetto Work In Progress


Attraverso questo programma, promosso dalla Diocesi di Torino, anche la comunità di Borgaro intende formare 10 ragazzi per “aiutarli a costruire il proprio futuro”.

dalla Redazione

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Anche a Borgaro è stato illustrato il progetto Work In Progress, promosso dalla Diocesi Torino attraverso l’operato dell’Ufficio Pastorale Sociale e del Lavoro. Una realtà giunta alla sua 3a edizione e nata all’interno del Laboratorio Metropolitano Giovani e Lavoro – voluto dall’Arcivescovo Monsignor Cesare Nosiglia – che ha assunto questo nome per la convinzione “che entrare nel mondo del lavoro sia un percorso che richiede tempo, impegno e un progetto”.

Tre i presupposti sui quali si basa WIP: la creatività e l’innovazione implicita nei giovani, le cui risorse e i cui talenti non sempre riescono a essere riconosciuti; l’indispensabilità dell’accompagnamento educativo, lavorando non sui limiti e le difficoltà dei giovani, bensì sulle capacità; l’importanza dell’alleanza educativa con le aziende, affinché si promuovano percorsi di crescita e maturazione dei giovani, anche sperimentando modalità educative e lavorative nuove. Come ha spiegato la Job Educator Altea Robutti i destinatari degli incontri – che nella prima fase si terranno per 3 giorni a settimana presso i locali parrocchiali di Piazza della Fontana 6 – sono “10 giovani tra i 18 e i 29 anni, italiani e stranieri, che nel loro presente non stanno né studiando né lavorando. Giovani che provano disillusione verso il proprio futuro e che sentono di aver bisogno di una spinta o di un accompagnamento per ripartire nella progettazione del proprio futuro”.

La seconda fase del progetto prevede infatti l’inserimento in tirocinio all’interno di un contesto lavorativo di interesse, con l’obiettivo di sperimentarsi professionalmente ma soprattutto di riscoprirsi capaci e di apprendere a collaborare e operare in un contesto lavorativo. La terza vedrà invece la progettazione e l’accompagnamento, verso un piano individuale di autonomia di ricerca attiva o di reinserimento in formazione secondo gli obiettivi che ogni partecipante avrà individuato insieme alle figure di riferimento.

Alla comunità è stato quindi chiesto di: aiutare a individuare i giovani destinatari del progetto tra i propri contatti personali e le reti di ciascuno e delle comunità; segnalare eventuali aziende che potrebbero accogliere i ragazzi per la fase di tirocinio; accompagnare l’esperienza attraverso la partecipazione al tavolo territoriale e ai momenti formativi e di animazione comunitaria riguardo il tema Giovani NEET.

Per maggiori informazioni e/o indicazioni, è possibile contattare il numero 378/3053098.


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