Polizia Locale di Borgaro: un 2020 all’insegna del cambiamento


L’anno appena concluso ha visto l’arrivo del nuovo Comandante, Roberto Mattiello, che fa un bilancio delle attività svolte dal Corpo negli ultimi 12 mesi..

di Giada Rapa

Circa 18.750 km percorsi in attività di servizio e controllo del territorio cittadino, con 288 ore di lavoro straordinario per assicurare i servizi continuativi a seguito dell’emergenza sanitaria sviluppatasi in seguito alla diffusione del Covid-19, nonché per garantire le attività istituzionali ed elettorali nel Comune di Borgaro. Sono questi i primi dati che emergono dalla relazione del Comando di Polizia Locale per l’anno 2020: un anno di transizione e di cambiamenti non solo a causa della pandemia, ma anche per il pensionamento di alcuni elementi storici del Corpo e un importante cambio al vertice, con il Comandante Roberto Mattiello che dal mese di luglio è andato a sostituire Massimo Linarello, divenuto Comandante della Polizia Locale della Città Metropolitana.

“La presentazione del report annuale dell’attività svolta dal Comando di Polizia Locale rappresenta la sintesi di un lavoro complesso e collegiale, volto a garantire sempre e comunque la sicurezza e legalità. Ma è anche l’occasione per esprimere sentimenti di riconoscenza alle donne e agli uomini del Corpo” ha commentato Mattiello. “Tutto il personale in forza al Comando, nonostante le difficoltà, si è dimostrato solido ed unito nel rispondere al meglio alle esigenze della cittadinanza tutta e per questo esprimo i più sentiti ringraziamenti ai miei collaboratori. Senza dimenticare l’Arma dei Carabinieri, la Guardia di Finanza e tutti gli altri Enti e associazioni di volontariato con i quali, con reciproca stima, si è collaborato, operando sovente in modo congiunto al fine di raggiungere un unico scopo: il benessere sociale dei cittadini”.

Un impegno costante, quello degli agenti, che non è venuto a mancare nemmeno durante il periodo del lockdown, “rimanendo a disposizione della cittadinanza per recepire i disagi e verificare le problematiche più diffuse di degrado urbano, suggerendo comportamenti finalizzati al miglioramento del tessuto sociale”, ma sanzionando anche coloro –53 cittadini in totale– che hanno violato le restrizioni imposte. Oltre a questo non sono mancati i servizi di Polizia Stradale -con il controllo di 2.764 veicoli– e quelli di tutela del territorio e dell’ambiente, con azioni mirate al contrasto dell’abbandono dei rifiuti. Un controllo che in questo periodo ha visto una leggera riduzione delle infrazioni, grazie alle telecamere di videosorveglianza e alle foto- trappole, “vero e proprio fiore all’occhiello del Comando” e che ha portato a 28 sanzioni. “Il sistema videosorveglianza comunale,  con oltre 56 telecamere fisse, è molto valido, ma con il 2021 si procederà all’installazione di nuove telecamere moderne in ulteriori punti di controllo, al fine di prevenire e reprimere sempre al meglio gli eventi criminosi, aumentando così la copertura nelle zone del territorio soggette maggiormente ad atti vandalici” ha anticipato Mattiello.

E poi ancora attività connesse ai compiti e alle funzioni di polizia commerciale, le collaborazioni con la locale ASL TO4 per accuratie capillari controlli sul benessere animale e la vigilanza sull’attività urbanistico edilizia. “Durante questi miei primi mesi al Comando della Polizia Locale, posso affermare che essa ha sempre cercato di assicurare, come valori primari e indiscussi, il dialogo e la prevenzione. È proprio attraverso le politiche integrate di sicurezza, la conoscenza, l’informazione, e la sinergia tra enti, associazioni, istituzioni, scuole e cittadini, che si può costruire un modello di comunità aperto e attento ai temi dei diritti, della sicurezza e della legalità in generale” ha ancora sottolineato il Comandante, non prima di affidare una riflessione su quanto il Covid-19 abbia impattato sulle nostre vite, soprattutto per i più giovani. “Alcuni concittadini hanno purtroppo subito perdite affettive, altri hanno avuto problematiche di tipo socio-economico. I più giovani in particolare, attraverso l’istituzione della DAD, hanno vissuto i rapporti sociali e la scuola in modo particolarmente disagevole” ha ricordato in conclusione Mattiello.


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