Al mondo delle due ruote ha dedicato buona parte della sua vita, prima come corridore dilettante fino a diventare Dirigente di Federazione. La cerimonia funebre si terrà stamattina, mercoledì 2 dicembre, alle ore 10.30 presso il Tempio Crematorio di Mappano.

di Giada Rapa
Ha lottato contro il Covid-19 per circa due settimane, ma alla fine il virus ha prevalso. Piero Turrisi, ricoverato presso l’Ospedale di Ciriè a causa di sopravvenute complicazioni respiratorie aggravate dall’asma, è venuto a mancare nella mattinata di sabato 28 novembre all’età di 80 anni.
Il sorriso e la gentilezza di Piero non passavano certo inosservati, per questo era molto conosciuto nella città di Borgaro, dove risiedeva. Ma non soltanto: perché oltre alla famiglia composta dalla moglie Nadia e dal figlio Paolo -tornato da poco dopo un lungo periodo vissuto in Toscana- Piero aveva un’altra famiglia, quella sportiva. Da sempre, infatti, Turrisi è stato amante del ciclismo e a quella passione ha dedicato tutta la sua vita, prima come corridore dilettante -gareggiando e ottenendo anche risultati piuttosto buoni- poi come Direttore Sportivo presso la Druento Lubrimix e la Madonna di Campagna, poi ancora come Dirigente Federale fino ad arrivare al ruolo di Direttore di Corsa. Carica che ha ricoperto fino al 2015, anno in cui ha raggiunto i 75 anni di età e ha dovuto passare il testimone proprio a causa dei limiti anagrafici imposti dai regolamenti del mondo ciclistico. Ma questo non lo ha fermato, portandolo a collaborare con la Polisportiva Borgonuovo di Collegno per l’organizzazione di eventi benefici per Telethon e per un supporto tecnico al Settore Giovanile.
La cerimonia funebre si terrà oggi, mercoledì 2 dicembre, alle ore 10.30 presso il Tempio Crematorio di Mappano.