IL CASO – Borgaro: 800 euro di multa a due esponenti di centro destra


Le contravvenzioni sono state elevate dal comando cittadino di Polizia Locale per degli striscioni esposti in modo irregolare all’inizio della campagna elettorale di questa primavera, ma notificate a votazioni avvenute.

Marco Latella e Cristiana Sciandra

di G. D’A.

Due verbali, da 400 euro cadauno, sono stati compilati da vigili urbani cittadini ai danni di Cristiana Sciandra e Susanna De Rainoldi, rispettivamente candidata Sindaca (eletta poi in assemblea come consigliera) e candidata a consigliera comunale (non eletta) alle ultime elezioni di fine maggio per la lista di centro destra. Il motivo: due striscioni elettorali appesi in modo irregolare ai balconi delle loro case, una in via Gramsci e l’altra in via Ciriè, durante la campagna elettorale.

“L’infrazione – spiega Marco Latella – consigliere comunale della stessa coalizione e avvocato di professione – si riferisce al periodo di aprile, ma la multa è stata notificata solo a metà giugno. Chiaramente abbiamo fatto istanza di ricorso, ma diverse sono gli interrogativi che ci poniamo. Perché il verbale è stato compilato circa due mesi dopo visto che gli striscioni sono stati tolti il 26 aprile? Perché è arrivata la multa nonostante il fatto che dall’Ufficio Elettorale del Comune ci avevano assicurato che i banner poteva essere esposti? Non bastava una semplice telefonata dal comando per avvisarci della presunta infrazione commessa a nostra insaputa?”. Latella a questo punto si rivolge al Sindaco Claudio Gambino. “Siamo amareggiati per quanto sta accadendo e ci rivolgiamo al primo cittadino affinché annulli in autotutela questi due verbali che riteniamo ingiusti”.

Gambino, però, di cassare le multe non ci pensa lontanamente, uno per non creare un precedente e secondo per non smentire le decisioni di un suo dipendente, nella fattispecie l Comandante dei civich Massimo Linarello. “C’è un ricorso in atto e attendiamo che l’organo giudicante si esprimi” ha aggiunto il Sindaco. Tuttavia, l’episodio, che è passato un po’ in sordina nel periodo estivo, anche se a microfoni spenti, è stato ritenuto eccessivo anche da alcuni esponenti che governano la città, ma  si sa dura lex sed lex, la legge è dura, ma è legge.


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Giovanni D'Amelio