La sezione ANPI di Borgaro presieduta da Mario Bertino, in collaborazione con il Comune, ha organizzato un “Viaggio della Memoria” per ricordare i giovani paesani morti durante la Guerra. Domani, 25 Aprile, le celebrazioni ufficiali in città della Festa di Liberazione.
di Giada Rapa
Un viaggio da Borgaro alle Valli di Lanzo, per portare un mazzo di fiori e un omaggio ai cippi dei caduti paesani, morti durante la Seconda Guerra Mondiale. A guidare un gruppo di cittadini che ha aderito all’invito, Mario Bertino, Presidente dell’ANPI di Borgaro, vera e propria memoria storica della città, e Giuseppe Ponchione, capogruppo di maggioranza, a rappresentare l’amministrazione comunale.
Un itinerario iniziato con il cippo di Celestino Quaranta -situato in via Diaz – ucciso il 29 aprile 1945 davanti alla propria casa dai militari tedeschi. Sorte e giorno che lo accumuna a un altro giovane, Giuseppe Gasparello, il cui cippo è situato lungo via Diaz. In quell’attacco furono feriti anche Giovanni Miola e Natale Vesco.
A Robassomero il gruppo ha portato i suoi omaggi a Domenico Bertino – fratello di Mario – colpito alla testa, e Andrea Guglielmino, che ha ricevuto 18 colpi alla schiena dai militari tedeschi nascosti all’interno del canale, il 13 novembre 1944, mentre a Cafasse è stato visitato il cippo di Pietro Savant, caduto il 3 giugno 1944. A Germagnano è stata la volta di Carlo Barberis, ucciso il 6 gennaio 1944, mentre non è stato possibile visitare il cippo di Francesco Tibaldi, in primo borgarese a morire il 23 dicembre 1943. L’ultima tappa ha portato i presenti al cimitero di Lanzo, per la terribile storia di Angelo Bottione, Medaglia di Bronzo al Valore Militare. “Sulla lapide c’è il 28 marzo 1944, ma in realtà è una data incerta. Bottione venne torturato a lungo e quando morì il suo corpo fu abbandonato sotto il letame e l’immondizia. Quando ritrovarono il corpo fu possibile riconoscerlo solo grazie a una catenina che portava al collo, regalo della sua ragazza”. Accanto a lui un altro giovane, non di origine borgarese, Pierino Geninatti, Medaglia D’Argento per essere morto nel tentativo di salvare i compagni.
IL 25 APRILE – Le celebrazioni inizieranno alle ore 9.30, con ritrovo in piazza Europa, presso la sede del Palazzo Civico, al quale seguirà la messa alle ore 10 presso la chiesa del Centro Storico. Da qui partirà poi il corteo che porterà un omaggio floreale alle lapidi dei Caduti situate davanti al Palazzo Civico e al Monumento alla Resistenza in viale Martiri della Libertà, dove parlerà un rappresentante dell’ANPI. Il corteo proseguirà presso il Monumento a tutti i Caduti di via Settimo, per concludere il tragitto al cimitero comunale, con la deposizione della Corona d’Alloro al Museo dei Caduti Partigiani.