Richiesta di archiviazione delle indagini per il reato di peculato verso quattro politici locali, ma il Gruppo Latella non ci sta


La forza consiliare di centro destra, che nel 2015 depositò un esposto in Procura contro l’ex Sindaco Barrea, l’assessore Casotti, il capogruppo di maggioranza Ponchione e il segretario del circolo PD locale Ricci, ha presentato opposizione alla chiusura del procedimento predisposto dal Tribunale di Ivrea.  

di G. D’Amelio

Borgaro – Pochi giorni fa, verso la fine di gennaio, alle varie parti in causa è stato notificato un atto tramite il quale il Pubblico Ministero  titolare dell’indagine riguardante quattro politici locali iscritti nel registro degli indagati per il presunto reato di peculato, ha formulato una richiesta di archiviazione del caso. Ma il Gruppo Latella, forza di minoranza consiliare che con un esposto in Procura aveva aperto il fascicolo, non si arrende e ha presentato nei termini di legge opposizione alla chiusura del procedimento che ora passa al vaglio del Gip.

La vicenda, per chi non se la ricordasse, ha coinvolto quattro esponenti del PD borgarese – l’ex Sindaco Vincenzo Barrea, ora consigliere comunale e in Città Metropolitana, l’assessore al Bilancio Gianluigi Casotti, il capogruppo di maggioranza Giuseppe Ponchione e il segretario del circolo Marco Ricci – accusati a vari gradi di avere utilizzato il Palazzo Comunale per scopi di partito e l’utilizzo della telefonia mobile e fissa a spese dei contribuenti!. Un comportamento considerato assolutamente inaccettabile dal Gruppo Latella che, producendo una dettagliata documentazione a sostegno di quanto secondo loro è accaduto, si è rivolto alle autorità competenti, Tribunale e Corte dei Conti, per danno procurato ai cittadini borgaresi.

“La scelta di opporci alla richiesta di archiviazione – affermano Cristiana Sciandra, Alessandro Ferricchio e Marco Latella, i tre consiglieri comunali del Gruppo – è esclusivamente politica perché secondo noi ci sono diversi fatti che noi abbiamo contestato che meritano ulteriori indagini da parte dei giudici, ed è coerente con l’azione che abbiamo portato avanti in questi anni in difesa dei diritti e degli interessi degli abitanti di Borgaro”.

Nessuna dichiarazione, invece, da parte dei quattro esponenti piddini che, certi che il tutto si chiuderà in tempi brevi a loro favore, promettono di parlare solo a conclusione dell’iter giudiziario.


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Giovanni D'Amelio