Ritirata la delibera che prevedeva sconti ad aziende e persone fisiche che volevano mettersi in regola per pagare i tributi locali dovuti. Il no della Corte dei Conti.
di G. D’A.
Borgaro – Una delibera molto contestata dalle opposizioni consiliari, soprattutto del Gruppo Latella, che fin dalla sua approvazione ha sollevato la questione facendola diventare un caso politico. Parliamo del famoso atto che principalmente dava il via libera all’accordo tra l’amministrazione comunale e due aziende del territorio, la Dobell spa e Ibelco srl, in maniera da regolarizzare la posizione debitoria di queste tramite l’annullamento delle sanzioni di mancato pagamento dei tributi e imposte comunali accumulate in questi ultimi anni. Le critiche delle minoranze alla delibera erano che si premiava chi non pagava, la maggioranza invece dibatteva che così almeno si sarebbe incassato buona parte del dovuto stabilendo un piano di rientro che non gravasse in maniera determinante sulla continuità aziendale. Inoltre, si sottolineava, che la rottamazione era stata proposta a tutti i soggetti, aziende e persone fisiche, morosi.
Per vederci chiaro, a un certo punto Marco Latella, Cristiana Sciandra e Alessandro Ferricchio hanno presentato un esposto alla Corte dei Conti per verificare la correttezza del provvedimento. E nei giorni scorsi l’organo di giustizia contabile si è espresso dandogli ragione: il Comune, a differenza di Stato e Regione, non può rottamare le cartelle esattoriali di aziende e cittadini residenti sul proprio territorio. “La comunicazione della Corte dei Conti è arrivata verso la fine di dicembre – spiega il Sindaco Claudio Gambino – e praticamente ci avvisa che come Comune non possiamo stipulare nessun accordo con le utenze verso le quali vantiamo un credito per tasse non pagate. La trattativa, però, può farla la nostra Agenzia di riscossione tributi e stiamo valutando questa possibilità. Il paradosso – aggiunge perplesso il primo cittadino – sta nel fatto che se potremo seguire questa via nelle casse comunali entreranno meno soldi perché dovremo riconoscere una provvigione di aggio all’Agenzia stessa. Per capirci, se prima pensavamo di introitare 100 ora se va bene ne porteremo a casa solo 80″.
Le vie della burocrazia sono infinite… ma anche costose.