Un atleta della Polisportiva Uisp River Borgaro alla competizione SwimTheIsland


Il cinquantenne Gregorio Marchegiani ha partecipato all’evento di nuoto in acque libere che ha come scenario l’area marina protetta di Bergeggi. “Una gara resa ancora più emozionante dall’entusiasmo generale e dalla bellezza dei fondali”

di Giada Rapa

In quest’ultimo periodo gli associati della Polisportiva Uisp River Borgaro hanno raggiunto ottimi risultati, sia dal punto di vista degli sport di squadra che da quello individuale. Quest’estate l’infermiera 50’enne Serena Rocca e il libero professionista di 31 anni Nicola Rosato sono volati a per i Campionati Mondiali Master di Nuoto della FINA vivendo un’esperienza emozionante, quanto straordinaria. Nella giornata di domenica 8 ottobre, invece, un altro atleta, Gregorio Marchegiani, ha partecipato alla competizione SwimTheIsland sulla distanza dei 6 km. La manifestazione di nuoto in acque libere, ha uno scenario d’eccezione, ovvero l’area marina protegga di Bergeggi, in provincia di Savona.

“Mi piace molto il mare aperto e con la mia età credo di poter ottenere migliori risultati in gare di fondo piuttosto che in gare di velocità” spiega Marchegiani, alla sua seconda gara dopo quella intrapresa nel 2016. “L’evento di Bergeggi è particolarmente emozionante, in quanto il percorso si snoda su fondali molto belli, attorno ad un’area marina protetta caratterizzata da acque limpide con eccellente visibilità. Se d’estate si gareggia a corpo libero, in questa manifestazione la grandissima maggioranza degli atleti usa la muta, cosa che ho fatto io stesso, nonostante un’allergia al neoprene, a causa delle temperature piuttosto rigide. Quest’anno la temperatura dell’acqua era sui 20 gradi e anche con la muta si percepiva chiaramente, soprattutto al largo, quanto fosse importante proteggersi adeguatamente. Ho nuotato la mia distanza in 1:45’:57”, migliorando il mio 1:53 dell’anno scorso e quindi al di là del piazzamento assoluto o di categoria sono molto soddisfatto” continua Marchegiani, che confessa di non aver mai pensato di potersi migliorare. Quest’anno, infatti, la Direzione di Gara ha richiesto, per motivi di maggiore sicurezza, l’utilizzo di una piccola boa di segnalazione, da portare alla vita con una sagola con la quale è molto difficile nuotare se non si è abituati. “Anche se il cronometro non mi avesse dato soddisfazione – conclude l’atleta – sarebbe stato comunque bellissimo partecipare immersi nell’entusiasmo degli altri nuotatori, godendosi una magnifica traversata nel blu di questo splendido gioiello ligure”.


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