Si preannuncia un’assemblea “molto calda” quella che si terrà stasera a partire dalle ore 20,30. Così come per quello di Leinì di due sere fa il punto focale sarà la richiesta di abrogazione della legge istitutiva di Mappano Comune.
di Giada Rapa
Borgaro – “Ci rivediamo a Borgaro e saremo più numerosi e più arrabbiati“. Questa una frase che abbiamo sentite pronunciare da diversi mappanesi lunedì sera a Leinì, dopo l’approvazione da parte del Consiglio Comunale della delibera di iniziativa legislativa che mira a chiedere alla Regione Piemonte di abrogare la sua legge 1/2013, quella che ha permesso a Mappano di diventare Comune autonomo. La stessa delibera, per assumere i connotati richiesti dalla legge, deve essere ancora approvata dal Comune di Borgaro e poi da quello di Settimo, in maniera da raggiungere la quota minima dei 25 mila elettori previsti dall’ex articolo 75 della LR 1/2005, dopodiché il provvedimento sarà vagliato per l’ammissibilità prima di essere discusso dall’assemblea di Palazzo Lascaris.
Una scelta dei 3 Consigli Comunali “azzardata, almeno secondo la logica politica” così l’ha definita il segretario mappanese del Circolo PD Domenico Cantone, che oltre a non approvare questa azione dei comuni cedenti, rinfaccia agli stessi il fatto che durante le loro campagne elettorali, per accaparrarsi il voto dei mappanesi, si sono sempre schierati a favore della neo municipalità. “Il Sindaco Claudio Gambino in particolare – ricorda Cantone – aveva affermato che si sarebbe adoperato in ogni modo per superare tutti gli ostacoli che avrebbero potuto impedire la costituzione di Mappano Comune”.
Ma ovviamente in Consiglio non si affronterà soltanto questa questione, che il realtà risulta essere il penultimo punto all’ordine del giorno. In precedenza, oltre alle eventuali interpellanze e interrogazioni e all’approvazione dei verbali della seduta precedente, si tratterà anche delle modifiche dello Statuto della Società Gestione Multiservizi (GM) e l’approvazione dello Statuto della Società SAT scarl, nonché l’autorizzazione per l’allestimento di orti periurbani e l’approvazione dello schema di convenzione. L’ultimo punto di discussione riguarderà invece l’adesione alla “Lettera aperta dei sindaci contro il gioco d’azzardo”.