Più di 70 operatori coinvolti a livello europeo in aiuto di 700 minori disagiativi di età compresa tra i 10 e i 18 anni. Al piano, che si chiude oggi con un grande meeting in Bulgaria.aderisce anche il Comitato Territoriale Uisp Cirié-Settimo-Chivasso, guidato dal borgarese Roberto Rinaldi.
di R G.
Coinvolge sette Stati dell’Unione Europea – Bulgaria, Grecia, Italia, Portogallo, Romania, Slovacchia e Ungheria – e ha una durata biennale. Il progetto Irises (International Roma International Throught Skateholder Exchange of Succesfull Practices) si pone l’obiettivo di agevolare l’integrazione dei minori svantaggiati, di etnia Rom e non solo, residenti nelle case famiglia e nelle strutture protette. Il mezzo attraverso il quale realizzare tale finalità è lo sport, forte strumento di inclusione, che permette ai bambini di interagire in modo positivo con i propri coetanei.
Sono più di 70 gli operatori che in questi due anni sono stati formati su temi quali cittadinanza europea, diritti dei minori, antidiscriminazione e tolleranza, per un totale di 700 bimbi e ragazzi che hanno preso parte alle diverse attività proposte.
In Italia il progetto è gestito dal Comitato Territoriale Uisp Cirié-Settimo-Chivasso, con a capo il borgarese Roberto Rinaldi, e proprio in questi giorni una delegazione di sei persone guidata dallo stesso Rinaldi è in trasferta in Bulgaria per la realizzazione di attività che porteranno alla conclusione progettuale del biennio 2015-2016.
Nella località montana di Pamporovo, in provincia di Smolyan, si sta svolgendo infatti parte finale di Irises, con un meeting tra i vari partner che vedrà la presenza di giornalisti (per SullaScia.net è presenta la nostra Giada Rapa) e autorità del luogo.