Esperanto e l’etnico primordiale: quando la musica mira a unificare popoli e culture


La giovane band ama mescolare gli stili e creare nuovi ritmi. Tra di loro anche il giovane borgarese Gianluca Di Dio, batterista del gruppo.

12189085_394543237419713_1469480755445455519_ndi Giada Rapa

Il loro gruppo si chiama Esperanto e il loro simbolo è un elefante multicolore. Il nome prende spunto proprio dalla lingua pianificata per unire tutte le lingue del mondo e si collega agli intenti musicali dei quattro giovani che compongono il gruppo: Gianluca Di Dio – batterista – Francesco Giacosa – chitarra elettrica e voce – Davide Milani – bassista – e Alessandro Runza – chitarrista -. Anche la scelta dell’elefante non è casuale. “Lo abbiamo scelto perché è il simbolo del panismo e dell’unione. È un animale che punta molto sul branco, seguendo un po’ il principio che l’unione fa la forza. Così torniamo alla nostra idea principale, quella di mischiare e unire popoli e culture, attraverso un ritorno all’etnico primordiale dell’Africa” spiegano i ragazzi, che nonostante i vent’anni dimostrano di avere le idee molto chiare.

All’interno del gruppo gli stili convergono, venendo in contatto tra loro e miscelando due correnti creative: quella principalmente legata all’indi-rock anglosassone di Francesco Giacosa e quello ispirato ai cantautori italiani di Davide Milani. Sono loro, all’interno del gruppo, a comporre anche i brani inediti. “Nei miei testi sono piuttosto negativo, mi pongo domande esistenziali, affronto temi legati alla società attuali e sui sistemi sulla quale quest’ultima si regge” racconta Francesco, che per la sua musica trae ispirazione dal gruppo dei Black Rebel Motorcycle Club. Per Davide, invece, lo stile è quello dei cantanti poetici, Ligabue in primis, legato alla sfera dei sentimenti. “Non scrivo canzoni che parlano d’amore tra uomo e donna – racconta- il mio è più un amore globale”.

Il gruppo ha da poco concluso l’esperienza dell’Emergenza Festival dove, pur non avendo ottenuto la vittoria, ha conquistato un ottimo ottavo posto su 70 band in concorso. “È stata un’esperienza importante che ci ha spinto a migliorare soprattutto a livello organizzativo e musicale”. Per chi volesse saperne di più è possibile visitare la pagina FB Esperanto Music oppure andare a sentirli suonare dal vivo lunedì 18 luglio alla Festa della Birra che si svolgerà ad Almese.


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