Un emendamento presentato in Commissione Affari Istituzionali potrebbe portare a riformare la legge che al momento fissa limiti di rielezione per primi cittadini e governatori.
di G. D’Amelio
Numero di ottobre di SullaScia.net LEGGI IL GIORNALE / SCARICA IL GIORNALE
Nel 2024, escludendo le votazioni Europee di marzo (?), in diversi Comuni e Regioni d’Italia, a maggio (?), si attende solo che il Consiglio dei Ministri decida la data, si torna alle urne per rinnovare Consigli Comunale e Regionali, Sindaci e Presidenti. Il Piemonte è una di queste Regioni (insieme ad Abruzzo, Basilicata, Sardegna ed Umbria), mentre per le comunali, nella nostra zona, sono chiamati al voto i residenti di Borgaro e San Francesco al Campo. Ma mentre il primo cittadino sanfranceschese, Diego Coriasco, sta terminando i suoi primi 5 anni di governo, cosa diversa è per Claudio Gambino da Borgaro, che, consecutivamente, di mandati amministrativi ne ha quasi conclusi due. Quindi, per le leggi in vigore, non può più ricandidarsi. A meno che la stessa legge non venga cambiata.
E di un tentativo di riformare questa materia, eliminando i vincoli di mandato a primi cittadini e governatori, se ne sta discutendo in Commissione Affari Costituzionali, grazie all’emendamento presentato dal senatore Meinhard Durnwalder (Südtiroler Volkspartei) al disegno di legge di Fratelli d’Italia che mira e reintrodurre l’elezione diretta dei Presidenti delle Province.
Una decisione che soddisferebbe in pieno il pensiero dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI) che da tempo si è detta favorevole ad eliminare il limite dei due mandati di fila, sostenendo che questo stop blocca l’attività amministrativa dei Sindaci e non permette ai cittadini di votarli nuovamente nel caso avessero apprezzato il loro operato. Ad oggi l’unica eccezione in tal senso riguarda i primi cittadini dei comuni più piccoli, quelli con meno di 5 mila abitanti, che possono arrivare fino a tre mandati.
Su questo possibile provvedimento si stanno schierando le varie forze politiche. Al momento, contrari si sono detti Giuseppe Conte, del Movimento 5 Stelle, ed Elly Schlein, del Partito Democratico, mentre a favore si è espresso il Ministro, nonché segretario della Lega, Matteo Salvini. E’ chiaro che se anche Fratelli d’Italia e Forza Italia sposassero questa linea, molto probabilmente la regola dei due mandati potrebbe andare presto in soffitta. Se così fosse, l’unica incognita sarebbe quella di stabilire se già dal 2024 questo impedimento non esisterà più, permettendo a diversi Sindaci, di piccole, medie e grandi città, di continuare ad occupare la poltrona più prestigiosa dei loro Palazzi Civici.