Secondo alcuni studi e proiezioni, entro la metà di luglio anche l’Italia e gli italiani dovrebbe tornare a vivere una “vita normale” libera da molti dei divieti attuali. Ma è fondamentale che la campagna vaccinale decolli per davvero. Intanto il Governo ipotizza un piano per le aperture, tuttavia qualche virologo parla di una quarta ondata in autunno.

di Giovanni D’Amelio
E’ da oltre un anno che continuiamo a farci sempre la stessa domanda: quando torneremo a vivere nuovamente la nostra quotidianità senza le restrizioni imposte dalla pandemia? Un quesito chiaro, che però, al momento non sembra avere ancora una risposta precisa. In queste settimane, però, alcune date puntuali sono circolate sui media: la prima, che stima l’uscita dell’Italia dalla pandemia a partire dal prossimo 25 giugno, è stata spiegata dalla giornalista Milena Gabanelli nella sua trasmissione Dataroom, in onda il lunedì all’interno del TG serale di LA7. Partendo dal presupposto che la pandemia finirà quando le morti da Covid passeranno a 1 decesso ogni 1.000 infetti, rispetto agli 11 attuali, e gli ospedali saranno in grado di gestire il virus insieme all’attività di routine, Gabanelli ha spiegato che utilizzando un modello matematico messo a punto dal ricercatore Matteo Villa dell’Istituto per gli Studi di Politica Internazionale (ISPI), risulta che il giorno possibile nel quale potrebbero verificarsi questi eventi è appunto il 25 giugno. Naturalmente, aggiunge l’ex presentatrice di Report, se le variabili più importanti in campo non faranno mutare lo scenario (per esempio che non spuntino nuove e più aggressive varianti del virus) e che il piano vaccinale nella Penisola entri finalmente a regime.
Una seconda data, fornita da altre fonti e che riguarda l’intera Europa, è quella del 14 luglio, annunciata a Le Figaro dal commissario UE responsabile dei vaccini, Thierry Breton, secondo il quale il Vecchio Continente raggiungerà l’immunità collettiva per il Covid-19 proprio a metà luglio. Ciò grazie alle milioni di dosi vaccinali che presto saranno a disposizione degli Stati membri.
IL VIRUS NON SCOMPARIRA’ – Tuttavia, secondo una buona parte di scienziati il SARS-CoV-2 non scomparirà. Uno studio condotto dalla ricercatrice Jennie Lavine, recentemente pubblicato sulla rivista Science, afferma infatti che il Covid-19, grazie ai vaccini, diventerà entro un anno una malattia endemica lieve, molto vicina a un comune raffreddore. “Considerando ciò che sappiamo sull’immunità – scrive la studiosa americana – è probabile che chiunque sia vivo oggi, a un certo punto della sua vita sarà infettato da Sars-CoV-2. Le prove suggeriscono che se la persona si è vaccinata, la malattia sarà molto più lieve”.
IL GOVERNO ITALIANO APRE… – Con l’arrivo della bella stagione, e sulla spinta delle proteste di piazza, il Governo Draghi ha annunciato un cronoprogramma per portare la nazione fuori dal lockdown. In attesa di conferme, tra fine aprile e inizio maggio dovrebbero tornare le zone gialle con bar e ristoranti aperti anche la sera. Riapertura anche per cinema e teatri e ripresa degli spettacoli all’aperto. A giugno al via anche le attività di piscine e palestre, dal 1 luglio si potrà tornare a frequentare fiere e sagre. Anche il passaggio da Regione a Regione dovrebbe essere presto consentito.
…MA IL RISCHIO E LA QUARTA ONDATA – “In Italia abbiamo messo in campo un sistema di vaccinazioni eccezionale, ma senza materia prima non copriamo abbastanza cittadini, avremo quindi la quarta ondata a inizio autunno e l’entità dipenderà da quanto vaccineremo la prossima estate”, ha dichiarato all’Ansa il virologo Ivan Gentile, docente all’Università Federico II di Napoli. Ed è solo uno degli ultimi studiosi in ordine di tempo a prospettare questa eventuale situazione. “La speranza – ha aggiunto Gentile – è che questo nuovo contraccolpo sia meno devastante, dei precedenti, ma questo dipenderà da quanto avremo immunizzato“.