Il 2020 è stato un anno terribile che a messo tutti noi a dura prova. Nonostante i tanti i dubbi che ci affliggono è necessario ripartire, affinché il 2021 porti veramente il riscatto.
dalla Redazione di SullaScai.net
Esattamente 12 mesi fa ci accingevamo a festeggiare il Capodanno, con la ferma convinzione che il 2020 sarebbe stato un grande anno. Ma pochi giorni dopo iniziano a trapelare su TG e giornali notizie di una strana polmonite che sta colpendo la città cinese di Wuhan. Mentre le autorità del posto identificano il nuovo virus n-CoV, della famiglia dei coronavirus, i casi di polmonite raggiungono Thailandia, Corea del Sud e Giappone. Il 23 gennaio Wuhan entra in lockdown e il 28 febbraio l’Italia inizia a registrare i primi infetti in Lombardia e Veneto. Dal 9 marzo il Belpaese entra progressivamente in lockdown con diverse attività industriali e commerciali chiuse e il divieto per noi cittadini di uscire di casa. Sembra di vivere una storia surreale, i balconi diventano uno spazio vitale dove esporre bandiere e cartelli, dove cantare, pregare e sperare.
Poi la situazione migliora e a maggio l’Italia con la “Fase 2” torna man mano a riaprirsi, all’insegna del distanziamento sociale e all’uso della mascherina, fino alla “Fase 3” di metà giugno che sancisce un ritorno alla quasi “normalità”. Tuttavia ad agosto i contagi riprendono a salire e tornano in vigore alcune restrizioni, ma solo a metà ottobre, in piena “seconda ondata” arriva il lockdown “soft” con la nazone divisa in zone colorate. A novembre il colosso farmaceutico Pfeizer-Biontech annuncia di avere un vaccino efficace al 90% e il 27 dicembre si tiene il Vaccine Day europeo.
Dopo questo “escursus dell’incubo” sorgono spontanee alcune domanda: E ora? Siamo alla fine di un incubo? Quanto tempo servirà al vaccino per debellare definitivamente il virus? Come genere umano cosa abbiamo imparato da questa lezione? Visto che questa era da più parti annunciata, possono arrivare in futuro altre pandemie? Esiste una scientifica connessione tra degrado ambientale e diffusione di nuove malattie? E potremmo continuare per ore…. Di sicuro c’è che a livello mondiale abbiamo vissuto un anno orribile, che sta mietendo vittime come una guerra e lascando povertà e desolazione.
Confidando in questo, esattamente in linea come un anno fa, la Redazione del giornale torna ad augurare a tutti un buon nuovo anno. Nella speranza che lo sia veramente.