Oltre una ventina le grandi e medie aziende in crisi nell’area metropolitana torinese. Venerdì 13 dicembre i sindacati CGIL, CISL e UIL hanno organizzato nel capoluogo una fiaccolata di mobilitazione. In corteo anche i lavoratori della Elcograf ex Canale di Borgaro.
di G. D’A.
Ex Embraco, Lear, Olisistem, Blue Car, Mahle, New Holland, Comital, Cosmonova, Elcograf, Mercatone Uno, solo per citarne qualcuna, ma l’elenco delle aziende grandi e medie in crisi nell’area metropolitana torinese è davvero lungo. Uno stato di disagio che, a detta dei sindacati, sta mettendo a rischio oltre 4 mila posti di lavoro. Per questo CGIL, CISL e UIL, venerdì 13 dicembre, hanno promosso una fiaccolata di mobilitazione per sottolineare il difficile momento che il nostro territorio sta attraversando sotto il profilo occupazionale e sociale, e per chiedere un piano di rilancio con investimenti pubblici e privati a supporto di un’idea di sviluppo sostenibile dell’intera zona.
ELCOGRAF EX CANALE – Tra i lavori in corteo alla fiaccolata, anche una rappresentenza della Elcograf di Borgaro, Da circa un anno oltre 150 lavoratori sono in cassa integrazione, una crisi che si è aperta quando lo stabilimento tipografico di Canale & C. spa è diventato proprietà del gruppo veneto. Un passaggio che prevedeva un risanamento e il rilancio aziendale, con il progressivo reinserimento di tutti i dipendenti. Purtroppo ciò non è avvenuto, anzi man mano il trend negativo del settore ha colpito sempre più Elcograf, che ha sede a Verona, anche sul suo territorio di appartenenza. Fino ad arrivare ad oggi, con una situazione che appare grave, tanto che le RSU della città veneta da tempo sollecitano l’apertura di un tavolo di crisi presso la Prefettura, la Regionale e il Ministero affinché si sviluppino e si concretizzino interventi utili alla tutela dei lavoratori.
E in sostanza è quello che i sindacalisti torinesi hanno iniziato a chiedere anche all’ente regionale piemontese. Un incontro ufficiale tra il governatore Cirio, i confederali e l’azienda era fissato per lo scorso 11 dicembre, ma poi saltato perché i vertici di Elcograf erano impossibilitati ad essere presenti. Si attende una nuova data di incontro, perché gli ammortizzatori sociali per le maestranze della ex Canale scadrà tra un anno e quella che al momento è considerato un presente difficile per decine e decine di famiglie può trasformarsi in un futuro drammatico.
La preoccupazione tocca anche il Palazzo Civico di Borgaro. Il Sindaco Claudio Gambino, come lui stesso ha affermato, sta monitorando la vicenda, ma non nasconde il verificarsi della sciagurata ipotesi di smobilitazione e prossima chiusura della storica tipografia di via Liguria con conseguenti ricadute negative sulla città e sul territorio limitrofo.