Borgaro e i tombini della discordia


1Il capogruppo di maggioranza a Palazzo Civico, Giuseppe Ponchione, accusa Cogenpower di non fare manutenzione sulle componenti stradali di sua competenza. L’azienda: “Ci siamo prontamente attivati per risolvere le segnalazioni”.

Borgaro – “L’Ufficio Tecnico del Comune da diversi mesi manda ripetuti fax a Cogenpower affinché sistemi i numerosi tombini che ha privatamente sistemato per ispezionare le tubature del teleriscaldamento sottostanti. Tali tombini sono traballanti, quindi rumorosi, fastidiosi e pericolosi per la cittadinanza. Ma al momento nessuna risposta è arrivata e nessun lavoro eseguito. Certo, è importante pensare alla grande Londra, ma occorrerebbe non dimenticare la piccola Borgaro, nella convinzione che anche le manutenzioni spicciole fanno grande un’impresa”. Quello riportato è una parte del breve comunicato rilasciato dal consigliere comunale Giuseppe Ponchione, capogruppo di maggioranza, che lamenta la poca collaborazione di Cogenpower, azienda che si occupa del teleriscaldamento in città, nel fare manutenzione sulle componenti stradali di sua competenza.

Ma a questa nota è subito seguita quella dall’azienda che ha sede a Caselle, e che da poche settimane è quotata nella borsa di Londra. “Cogenpower – scrive l’amministratore delegato Francesco Vallone – ha ricevuto un fax dall’Ufficio Tecnico di Borgaro in data 8 marzo 2016 relativamente a due tombini, su circa 150 da noi installati, siti in via Settimo 15 e nella rotonda ubicata nell’intersezione stradale tra le vie Settimo, Gramsci e Italia, su cui la società era già intervenuta. Nel fax i tecnici del Comune riferiscono di tombini rumorosi e non pericolosi per la cittadinanza e come è nella nostra policy il nostro Ufficio Tecnico si è prontamente messo in contatto con il Comune per risolvere la problematica sulla quale stiamo tutt’oggi lavorando. Non entro nel merito delle polemiche relative alla nostra quotazione sulla borsa di Londra anche se ci tengo a sottolineare che per tutta Cogenpower la città di Borgaro non viene dopo Londra”.

Nel momento in cui pubblichiamo i due tombini in questione non hanno subito nessuna recente manutenzione.


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Giovanni D'Amelio