Tra qualche settimana a Caselle e a Mappano arriveranno meno di una decina di richiedenti asilo. L’assessore ai Servizi Sociali e alle Politiche di Integrazione ai cittadini stranieri rassicura la popolazione, dubbiosa la minoranza.
di G. D’Amelio
Caselle – Martedì 1 dicembre si è tenuto presso la sala Fratelli Cervi di via Mazzini il primo incontro promosso dall’amministrazione comunale e dalle parrocchie del territorio per discutere con la cittadinanza del progetto di accoglienza dei rifugiati che coinvolge la comunità casellese e quella mappanese. Davanti ad una sessantina di persona il parroco Don Claudio e il Sindaco Luca Baracco hanno introdotto l’argomento e inquadrato l’intervento che sarà compiuto a livello locale (8 persone saranno accolte da gennaio negli ex alloggi delle suore, metà vicino all’asilo San Michele a Mappano e l’altra metà in piazza Boschiassi a Caselle), accompagnati da Sergio Durando, responsabile dell’Ufficio Migrantes, che ha spiegato i meccanismi del fenomeno profughi e del lavoro che sta svolgendo la diocesi di Torino. Lo stesso incontro sarà replicato il 10 dicembre a Mappano, presso la sede del CIM in piazza Don Amerano.
A rassicurare la popolazione ci pensa anche l’assessora Angela Grimaldi. “I rifugiati che arriveranno sul nostro territorio – sottolinea – oltre ad essere poche unità fanno parte di quel gruppo di persone che sono in Italia già da tempo e di cui la diocesi si è già presa cura. Il nostro compito, che speriamo diventi il compito dell’intera comunità, sia casellese sia mappanese, è quello di accogliere questi individui e farli diventare parte di un progetto culturale e di integrazione condiviso. Non possiamo rimanere indifferenti davanti alle immagini che spesso vediamo in televisione e delle tantissima gente che muore tentando di fuggire dai loro paesi oppressi da guerre e persecuzioni. Ad ogni modo – conclude Grimaldi – posso assicurare che questa accoglienza non toglierà nulla ai casellesi in stato di bisogno”
Parole che non convincono più di tanto la minoranza in Consiglio Comunale. “Con tutte le famiglie italiane in difficoltà – commenta Andrea Fontana di Caselle Futura – è necessario occuparsi per primi dei loro problemi. Giovani disoccupati e famiglie sulla soglia della povertà sono queste le criticità da risolvere”. Dello stesso avviso Massimiliano Turra della Lega Nord: “Non abbiamo nulla di personale contro i profughi, ma siamo convinti che in questo momento di difficoltà per l’Italia, e dei giovani in particolare, si dovrebbe dare precedenza a chi vive qua, piuttosto che aiutare altri”. Agli antipodi Sergio Cretier di SEL-IDV: “Sono d’accordo sulla sensibilità dimostrata da questa maggioranza a fare la sua parte su questo tema importante, ma mi sembra che l’intera operazione sia portata avanti dalle parrocchie, mentre sarebbe necessario che fosse l’amministrazione pubblica a guidare il progetto”. Sull’ospitalità ai rifugiati favorevole anche il Movimento 5 Stelle che precisa “La questione profughi e la loro accoglienza è un argomento delicato che se da una parte ha dato il La ad un’accozzaglia di luoghi comuni e ed atteggiamenti razzisti, dall’ altra ha fatto emergere il cuore buono degli italiani e dei casellesi. Sul tema, però, bisogna riscrivere la legislazione italiana ed europea perché non si può trattare tutta la questione sempre e solo sulla base dell’ emergenza”.