BORGARO – L’inizio dello spettacolo pirotecnico sembra che sia stato influenzato da una comunicazione giunta dall’aeroporto Pertini. L’amministrazione comunale poteva decidere se anticipare o ritardare i botti di una trentina di minuti.
di Giada Rapa
L’anticipo di mezz’ora dei fuochi d’artificio che si sono tenuti venerdì scorso ha scatenato una vera e propria polemica su Facebook e tra le strade cittadine. Nonostante i tanti cittadini che con anticipo si erano recati in via Bertino per iniziare a gustare vin brulè, cioccolata calda con savoiardi o il panino con la nutella di 4 metri, molti non sono riusciti a godersi interamente lo spettacolo pirotecnico.
Sul banco degli imputati l’amministrazione comunale, che sul manifesto del Settembre Borgarese ha indicato come orario di inizio dei fuochi le ore 23 per poi anticiparli di una buona mezz’ora. La giustificazione ufficiale pare avere una sua logica.
Essendo Borgaro vicino all’aeroporto di Caselle è quest’ultimo che deve dare l’“OK” al Comune per dare ii via ai fuochi. Generalmente i voli arrivano alle 22.50 e successivamente alle 23.35, lasciando così all’ente organizzatore la possibilità di “sparare” in sicurezza.
“La causa dell’anticipo – ha affermato il capogruppo di maggioranza Giuseppe Ponchione – è da imputarsi a qualche ritardo nei voli aerei, infatti dalle 23 alle 23,15 ben tre velivoli hanno sorvolato Borgaro, e fare i fuochi nello stesso istante avrebbe causato non pochi problemi. A questo punto avevamo solo due scelte: anticipare o ritardare di una mezz’oretta lo spettacolo e, visto la temperatura non proprio calda e la presenza di tanti bambini, abbiamo optato per la prima”.
Ai lettori la “sentenza” della bontà della decisione.